FONTE: linkiesta/nuovavenezia/la nazione/raffaelepalermonews/corrieredelveneto/newsrimini/ilsecoloxix/
Continuano i crolli degli incassi per le attività soggette ad obbligo di greenpass. Mentre il governo sbandiera numeri entusiasmanti per il numero dei download dei qr code, continuano ad arrivare lamentele dei gestori a dimostrazione che abbiamo in mano la forza per rompere questo sistema! Molti settori che avevano già subito perdite economiche nell’anno appena trascorso, si sono ritrovati in un cul de sac con questa nuova e deleteria idea del green pass! Ad essere più colpiti i settori dell’agroalimentare, del turismo e della cultura, con un fatturato tutto in rosso, che ha messo a rischio circa 140 miliardi di euro. Senza contare che, all’appello, nel nostro Paese mancano 4 milioni di turisti stranieri, numero che potrebbe lievitare, dopo il 12 agosto, con l’entrata in vigore del green pass europeo. Ma analizziamo nel dettaglio…..
RINUNCIAMO A QUALCOSA OGGI PER FERMARE QUESTA DERIVA FOLLE!
AQUAFAN RICCIONE
Crollo nella vendita dei biglietti: il 60% in meno rispetto ai giorni precedenti. «Un dato eclatante nel periodo migliore, solo ad agosto facciamo la metà dei ricavi di tutto l’anno, ci saranno ripercussioni pesanti», annuncia a Linkiesta Patrizia Leardini, amministratore delegato di Aquafan
LEOLANDIA
«È un danno enorme», spiega Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e patron di Leolandia. «il 60% di chi non si e’ vaccinato sono nostri potenziali clienti. Ci secca essere considerati un’attività a rischio, operiamo all’aria aperta e non c’è stato nessun contagio, nemmeno tra i dipendenti»
FORSE E’ MEGLIO CHIUDERE
Luciano Pareschi del parco Caribe Bay di Jesolo parlando del Green pass non lascia spazio ad interpretazioni. “Tutti i parchi d’Italia lamentano un calo di entrate dal 40 al 60 per cento. A queste condizioni forse è meglio chiudere”
RISTORANTI VERSILIA
“Purtroppo c’è stata qualche cancellazione perché tanti sono vaccinati ma altri no, e quindi devono rinunciare. ma devo essere io il controllore? Che ci stanno a fare gli organi pubblici? Come facciamo a chiedere anche i documenti di identità dopo aver scansionato il Qr con l’App del cellulare?”
SPETTACOLI ANNULLATI
“Alto il numero delle disdette alle prenotazioni già effettuate e il numero le rinunce. Purtroppo non ci permette di garantire un pubblico (già ridotto del 50 per cento della capienza a causa del distanziamento) adeguato a uno spettacolo di livello internazionale come quello della compagnia Balletto del Sud diretto da Fredy Franzutti – prosegue la direttrice artistica”
DISDETTE IN CINEMA E RISTORANTI
Cominciano ad arrivare le disdette anche nei locali e nei cinema. Dalla scorsa settimana le prenotazioni si sono dimezzate.
Una partenza in salita per le attività, come bar e ristoranti, chiamate a controllare il Green Pass ai clienti che vogliono sedersi all’interno dei locali. Prime disdette e clienti che si rifiutano di fornire i dati. Lo spiega ai microfoni di Icaro Gianni Indino, presidente di Confcommercio. “Se il buon giorno si vede dal mattino, dice, siamo messi molto“.
Nel frattempo sono arrivati anche messaggi whatsapp, a spiegare la situazione in alcune aree specifiche, da chi si trova in quei luoghi (in questo caso dalla Liguria) per trascorrere un periodo di vacanza. 👇👇👇👇👇
Chiudiamo con un detto latino
SCIENTIA NON HABET INIMICUM NISI IGNORANTEM ( UNICO NEMICO DELLA SAPIENZA E’ L’IGNORANTE)
Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui anche Marzia Chiocchi di Mercurius5, e Monica Tomasello di Catania CreAttiva, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]