Torna in campo, come da mesi, la protesta contro l’obbligo, ora anche più stringente, di presentazione del Green pass. Imponente la folla, inizialmente stimata dalla Questura in un migliaio di persone ma andata aumentando con il passare dei minuti. Sul palco, senza peli sulla lingua, anche ROSY DELLA TORTERIA DI CHIVASSO, PALADINA DI UNA LOTTA CHE, A MAGGIO SCORSO, LA VIDE SOLA CONTRO TUTTI E CHE, ADESSO E FORTUNATAMENTE, SONO IN MOLTI AD AVER SEGUITO E IMITATO. SENTITE
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Ieri i “danneggiate dal vaccino”, coordinati dall’avvocato Erich Grimaldi, presidente del Comitato per le Cure Domiciliari Precoci Covid-19, hanno sfilato davanti alla sede del Ministro della Salute Roberto Speranza sul Lungotevere Ripa a Roma per far sentire la loro voce. «Reazioni avverse da vaccino: lo Stato dov’è? Vogliamo garanzie per chi ha subito danni», si leggeva in uno dei tanti striscioni esposti. L’iniziativa è stata organizzata nel giorno in cui entra in vigore il Super Green Pass in tutta Italia.
Il gruppo era formato da donne, uomini, giovani e giovanissimi ma anche medici e operatori sanitari. La protesta è stata improntata sull’assenza di sostegno da parte dello Stato, in seguito all’evento avverso. «Abbiamo creduto nel vaccino, abbiamo creduto nello Stato, ed ora ci ritroviamo danneggiati da quello stesso vaccino e senza nessuno che ci ascolti. Siamo totalmente abbandonati“. Queste le parole di una signora che reggeva l’immagine di un uomo morto il 12 maggio 2021 a 62 anni dopo la prima somministrazione di Pfizer. Aveva avuto problemi cardiaci, il medico glielo aveva sconsigliato ma, nonostante tutto lo aveva fatto lo stesso. Tornato a casa e andato a dormire, non si è più risvegliato.
«Sono vaccinata con due dosi, e credevo nel vaccino perché altrimenti non l’avrei fatto – spiega Camilla, 27 anni – Dopo la seconda dose di Moderna, ho iniziato ad avere un forte dolore toracico e affanno. Sono andata al pronto soccorso, la prima diagnosi è stata bronchite. Poi, privatamente, il mio cardiologo mi ha diagnosticato una pericardite post vaccinale.Da allora, sono andata sette volte al pronto soccorso, ho avuto due ricoveri ospedalieri perché non riuscivo a stare in piedi. Sono ancora in terapia, oggi è il centesimo giorno. E’ un calvario».
«Mi chiamo Paolo, ho perso mio padre nel mese di aprile a causa del vaccino AstraZeneca – dichiara un ragazzo – Dopo 15 giorni dalla prima dose, gli stessi medici dell’ospedale hanno riconosciuto che questa reazione avversa era causata dal vaccino, accertando la correlazione. Mi hanno detto di fare una segnalazione all’Aifa, ma dopo non è successo assolutamente niente. Nessuno ci ha contattato, la cosa è caduta nel nulla, nessun indennizzo, nessun sostegno».
«Il protocollo farmacologico di questo vaccino è stato promosso in maniera indiscriminata, e senza un discorso anamnestico corretto – ha detto il medico di famiglia Erminia Maria Ferrari – E’ stato consigliato come l’acqua di Lourdes. Io sono un medico di famiglia, tra i miei pazienti, molti anziani, non sono ci sono stati rilevanti effetti collaterali, quanto invece i pazienti giovani che hanno cominciato a soffrire di pericarditi!Senza contare i giovani di vent’anni che hanno avuto miositi gravissime. E quando hanno chiesto se dovessero fare la seconda dose, gli è stato risposto indiscriminatamente di sì. Non si fanno valutazioni cliniche attente basate sulle storie personali, questo è il gravissimo problema».
Tanti i manifestanti, affidatisi alle istituzioni, che hanno avuto miocarditi, pericarditi, trombosi, herpes ed emorragie. Presenti anche i parenti di persone decedute. Tutti abbandonati dallo Stato, costretti a pagare le cure di tasca propria e senza lavoro a causa degli effetti avversi del vaccino».
NON DIMENTICHIAMO, PERÒ, CHE AL MOMENTO DELL’INOCULAZIONE, TUTTI HANNO FIRMATO IL CONSENSO, DERESPONSABILIZZANDO LO STATO DA QUALSIASI COLPA.
IL MINISTRO SPERANZA ERA COMUNQUE ASSENTE, RINUNCIANDO A CONFRONTARSI CON I MANIFESTANTI. AVEVATE DUBBI? NOI NO! ANDIAMO OLTRE LE PIAZZE! È COSÌ DIFFICILE DA CAPIRE? SANTA PAZIENZA PENSACI TU!
Su cosa possa fare chi si ritenga danneggiato dal vaccino, l’avvocato Grimaldi dice: «queste persone devono depositare un accertamento tecnico preventivo in Tribunale, si nomina un Ctu (Consulente tecnico d’ufficio, ndr) e poi tanti CTU si dovranno prendere la responsabilità di escludere correlazioni che sono eclatanti. E’ importante, perché alla luce di questo si potranno aprire tante azioni di risarcimento laddove si riconosca la correlazione e lo Stato non voglia indennizzare. Lo scudo penale non significa che non ci debba essere un risarcimento che debba essere riconosciuto a questi malati.
E MENTRE STARETE SMISTANDO LE CARTE BUROCRATICHE CHE, POI, SI ARENERANNO TRA GLI SCAFFALI POLVEROSI DEI TRIBUNALI, QUESTI ANDRANNO AVANTI CON I LORO PROGETTI. PURTROPPO SIAMO ANCORA A…CARISSIMO AMICO…
ITALIA DESTATIIIIIIIIIIIIIII…………. ________________________ [Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
Una bufala montata ad hoc. Quando parliamo di regime del pensiero unico ci riferiamo a tutti quei racconti che vengono intessuti e ricamati appositamente per difendere l’unica narrazione che vogliono dare.
Allarmismo senza fine, vaccini ad ogni costo, negando pure gli effetti collaterali, mentre i no Green pass sono aggressivi e criminali… L’ultima è quella che fa riferimento al caso di Trieste. Con uno squallido servizio andato in onda sulla Rai, il TG “informa” – “Prima i cortei contro il green pass e adesso l’impennata dei contagi”. Trieste rischia di tornare in zona gialla. È il focolaio più importante del Friuli Venezia Giulia. Colpa degli assembramenti dei giorni scorsi, che la polizia ha dovuto addirittura disperdere con gli idranti. Gli ospedali sono in difficoltà per il gran numero di persone che si sono ammalate di Covid e si sono presentate nei pronto soccorso con i sintomi della polmonite. I letti sono tornati a riempirsi e i reparti dedicati ai positivi e al coronavirus sono saturi”.
Tralasciando per un attimo la verità dei dati, con quanta leggerezza viene data per scontata la certezza con cui si stabilisce in modo assoluto il nesso di causalità tra le manifestazioni di protesta triestine e il peggioramento della situazione ospedaliera?
“Gli ospedali sono in difficoltà per il gran numero di persone ammalate di Covid… I letti sono tornati a riempirsi”. Ma si può davvero ritenere che i casi siano aumentati a Trieste?Il Blog di Nicola Porro smonta la bufala costruita. Dopo la costruzione fornita dalla voce di fondo del servizio del Tg segue la breve intervista a uno dei medici del principale ospedale del capoluogo friulano. Il medico ha dichiarato che dai primi di ottobre i ricoveri causati dal virus sono raddoppiati, passando da 2 a 4 al giorno. “Un dato che, a tutta prima, visto anche l’avvicinarsi dell’inverno, non sembrerebbe particolarmente catastrofico”, viene sottolineato nell’articolo di critica del blog di Porro. I numeri dello scorso anno sono sufficienti comunque per svelare quanto il reportage della Rai, servizio pubblico, sia stato confezionato apposta per descrivere la situazione ospedaliera come prossima al collasso.
LEGGETE BENE!!!!!!!!!!
“Il 30 ottobre del 2020 in Friuli Venezia Giulia si registravano 505 contagi -con 6.107 tamponi eseguiti-, 7 decessi, 35 terapie intensive occupate e 161 pazienti Covid ricoverati in altri reparti. Oggi si contano 249 positivi –con ben 23.036 tamponi fatti-, 3 morti, 12 terapie intensive impegnate e 63 pazienti Covid ricoverati con sintomi”, riferisce il sito.
Insomma, se qualcosa “andrà storto”, qualsiasi cosa, sappiamo già a chi saranno pronti ad addossare le colpe. In questo caso, a fare comodo come capro espiatorio, è toccato ai no-green pass del porto di Trieste. Chi sarà la prossima vittima a finire nel mirino del pensiero unico che criminalizza chiunque si “azzardi” a pensarla diversamente?
FONTE: Il Paragone
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“Troupe della televisione di Stato (RAI) cacciata dal porto di Trieste. Hanno appositamente posizionato la telecamera verso un punto morto lasciandosi alle spalle la marea umana: “Dite la verità! Terroristi!”. Questa è la prova che in televisione raccontano solo quello che vogliono loro!“. È quanto constata quest’oggi Radio Genova sul profilo Twitter.
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Quando ho deciso di recarmi insieme ad altri colleghi alla manifestazione del 9 ottobre in Piazza del Popolo a Roma, sapevo che sarebbe potuto accadere qualcosa che avrebbe “tentato” di sporcare ciò di meraviglioso e’ apparso davanti ai nostri occhi all’uscita della metropolitana…un fiume di gente come da tanti anni non avevamo più visto. Giovani e anziani uniti nell’unica e imprescindibile volontà di difendere la libertà e la democrazia di un Paese, a pochi passi dal baratro e dalla dittatura. Vedere quella piazza immensa e piena di italiani provenienti da ogni parte d’Italia mi ha fatto emozionare. Il Tricolore era ovunque, sbandierato e avvolto, come un mantello, sulle spalle delle persone sopratutto giovani, E’ stata questa l’immagine realmente patriottica che ha fatto comprendere quanto gli italiani consapevoli e risvegliati, abbiano capito l’importanza del momento storico e di quanto l’unione di un popolo sia determinante per il cambiamento! E’ stato anche motivo di maggiore orgoglio, considerando il fatto che, negli ultimi decenni, la Bandiera Tricolore veniva esposta o sventolata, solo in occasione di eventi sportivi e sopratutto calcistici. Adesso no! Ha ripreso il suo posto, quello che riassume i naturali DIRITTI DELL’UOMO, le aspirazioni di tutte le genti, la volontà di chi crede nella propria nazione volta al progresso, con leggi adeguate, senza divisioni, stessi doveri e stessi privilegi. A far da cornice ai migliaia presenti, l’INNO di MAMELI intonato con una coralità così partecipe da far venire i brividi! Chi non ha trovato posto nella piazza ha riempito la scalinata che porta al Pincio e su su fino al Belvedere! Negare tutta questa “bellezza”, organizzata dal popolo civile, e’ solo da ipocriti! Ciò che e’ accaduto altrove fa parte di un’altra sceneggiatura, di cui i responsabili dovranno rispondere in altre sedi. Ma, a lanciare un messaggio di resilienza sono stati più i comuni cittadini partecipanti, che coloro che si sono avvicendati sul palco a urlare più che parlare, per la cui ragione si e’ capito poco o nulla di ciò che dicevano. Alcuni presidenti di comitati nati in questi mesi, che avrebbero dovuto mettere in campo azioni definite “epocali”, hanno cercato, senza ottenerla, visibilità’! Ma il carisma, la capacità di comunicare non si compra, si affina possedendola dalla nascita. E la vera e unica certezza e’ che gli intenti per cui eravamo lì erano ben chiari a tutti! E questo ci rincuora. La giornata del 9 ottobre, ha infatti dimostrato che non esistono più’ veri e propri leader che muovono le masse, ma sono le masse stesse a muoversi spontaneamente, mosse da quello spirito di sopravvivenza che nasce quando sentono un pericolo imminente! La gente, unita dalla voglia di libertà’, non ha avuto bisogno di comunicarsi strategie, ma, seguendo un filo invisibile, si e’ spostata compatta fino ad organizzare un sit in spontaneo in Piazzale Flaminio, punto di raccordo di una delle strade più transitate del centro, Via del Muro Torto sotto Villa Borghese. Un’azione che non ha sconvolto neppure gli automobilisti romani, notoriamente impazienti, che non hanno protestato, aspettando la fine della dimostrazione. Solo a sera abbiamo appreso di ciò che era accaduto un chilometro più avanti in Corso d’Italia alla sede della CGIL, fatto sul quale si sono sprecate le immagini che, anche ad un irriducibile negazionista, non possono passare inosservate. Troppi i lati oscuri su questo attacco, evidenziati da immagini che ritraggono possibili infiltrati nella manifestazione. Tra questi, un membro della Polizia di Stato. E poi, i moltissimi video e foto transitati su internet e i social che dimostrano che qualcosa di strano c’è stato! Ormai di questo Stato non ci fidiamo più’! E pur di andare contro il popolo, venderebbe la mamma, perché l’anima l’ha già liquidata da tempo! Calci e pugni contro un uomo indifeso mentre altri colleghi lo tenevano a terra, in centro idranti contro manifestanti pacifici! Per ora diciamo…vergognatevi, poi…il giorno della resa dei conti con il popolo e la vostra coscienza, arriverà’!
PRESENTI E ASSENTI
In queste ore di forte risveglio per il nostro Paese, non ho potuto fare a meno di meditare sugli accadimenti dell’anno e mezzo appena trascorso. Tolti i tre mesi di chiusura dell’Italia (non uso volutamente la parola inglese per rigetto, e per significato diverso rispetto all’utilizzo che ne e’ stato fatto) in cui la situazione del tutto nuova ha prodotto un effetto anestetico in molte persone, la massiccia presenza di avvocati, magistrati e giuristi al seguito, di cui in alcuni casi, non conoscevamo neppure l’esistenza, ci ha fatto sperare in una difesa a catenaccio dei nostri diritti. Proclami, video quotidiani sui social in qualità di motivatori e paladini della Giustizia, a volte con successo altre no, ci hanno fatto sperare riponendo, in loro, estrema fiducia. Ma così non e’ stato! Che non siano riusciti a far valere leggi del codice civile e penale per colpa di un progetto massonico più grande di loro, che sovverte qualsiasi diritto e buona causa, non lo mettiamo in dubbio, ma che da due mesi a questa parte, ALCUNI DI LORO siano spariti dalla circolazione senza proferir parola ci lascia non stupiti ma a dir poco perplessi! E così, il popolo a rischio, ha deciso di fare da se’, auto convocandosi nelle piazze di tutta Italia , per far sentire la propria voce! Cari avvocati…che dire? Alcuni di voi, sono stati avvistati più che sulle piazze italiane, su quelle svizzere o di confine a lottare contro il green pass! Mi domando… ma gli italiani vi fanno schifo? Qualche post qua e là, ma niente di più! E se li chiami per necessità evidente, visto il bilico in cui stiamo camminando, non rispondono più, ne’ a messaggi, ne’ a mail e figurarsi alle telefonate! Però…se devono essere intervistati da conduttori/giornalisti di fama, si fanno trovare! Cosa non si fa per un po’ di celebrità’!!! Altri avvocati stanno emergendo adesso sui social, in maniera sempre più’ evidente, ma anche in questo caso si lasciano trovare solo da chi vogliono loro! Tengo a precisare che, ciò che dico, non e’ frutto di opinione ma di CONSTATAZIONE VERIFICATA E PROVATA, SENZA VOLER FARE DI OGNI ERBA UN FASCIO! CHE SIA CHIARO! Mi pongo una domanda: non e’ che ad alcuni di questi e’ stato concesso qualche privilegio per non agire più come prima? Perché rilassarsi così, fa pensare!
Potremmo fare lo stesso discorso per QUEI MEDICI (ANCHE IN QUESTO CASO NON TUTTI) che si sono defilati prima dal giuramento di Ippocrate, e poi dalla loro coscienza (sempre che ne abbiano mai avuta una). All’indomani della notizia che il governo stava lavorando per l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per tutto il personale sanitario, non abbiamo assistito a forme consistenti di protesta, ma piuttosto tanta omologazione dei molti, ai protocolli ministeriali per la cura del COVID-19 (la famosa vigile attesa), sapendo benissimo che avrebbero solo peggiorato la situazione! I medici, quelli con la M maiuscola, hanno combattuto in solitudine, aiutando e guarendo chi ha scelto di curarsi a casa, sapendo che sarebbero andati sotto processo per mano dei loro stessi colleghi, oltre che dell’Ordine dei Medici. Così, la mancanza di lotta compatta di un settore, per paura di sospensioni o radiazioni, ha fatto sì che da un obbligo si passasse all’altro, fino a che il POPOLO ha deciso di fare barriera, facendo parte per se stesso. Plauso ai medici di Vera Scienza che non hanno mai abbandonato il campo di battaglia nonostante richiami e sospensioni. Sono coloro che non hanno mai cambiato atteggiamento e continuano a consigliare i loro pazienti, anche se non possono più visitarli ne’ prescrivere ricette. Gli altri, i codardi, si trincerano dietro il regime bulgaro, negando correlazioni tra vaccini ed eventi avversi, e non rilasciando le certificazioni di esenzione previste dalla legge, per chi non può’ iniettarsi il siero sperimentale. Questi ultimi sono i venduti, assoldati dalle case farmaceutiche, che per mesi e mesi hanno fatto da cassa di risonanza alle vaccinazioni.
In ultimo, non posso non rilevare l’assenza alla manifestazione dei camionisti, che per giorni attraverso il loro canale TELEGRAM, avevano raccontato, con meraviglia, la loro nuova forma di protesta on the road, rallentando il traffico autostradale per non far arrivare a destinazione, in tempi calcolati, le merci! Li aspettavamo nell’URBE ma…neppure un cartello a rappresentarli! NO COMMENT!
FINE PRIMA PARTE. LA SECONDA E ULTIMA FRA DUE GIORNI
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