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2 Marzo 2023 – Redazione – Fonte: La Stampa

Il Covid ha finito la sua corsa vera o presunta, gli italiani hanno deciso di non vaccinarsi più e i magazzini sono pieni di dosi di elisir di lunga malattia destinate al macero. A fine 2023 potrebbero essere 173 milioni le dosi inutilizzate, visto che ora dai contratti secretati spunta a sorpresa una clausola capestro che obbliga l’Europa ad acquistare quest’anno da Pfizer altri 450 milioni di dosi, 61,1 destinate all’Italia, alla quale spetta il 13,6% del totale. Uno spreco che alla fine rischia di costarci oltre tre miliardi di euro, che sarebbe stato utile investire nella nostra sanità pubblica in grande difficoltà. Sarebbe ora di porre fine a questa farsa da 4 soldi a cui fin troppo hanno creduto. Nessuno e’ obbligato ad acquistare dosi inutili! Che l’Italia facesse sentire la sua voce e si rifiutasse! E che nessuno dica che l’accordo e’ determinato da un Pnnr altrettanto inconcludente, incantatore di serpenti senza costrutto, perché è vero come un ologramma!

Delle fiale arrivate a fine estate, quelle aggiornate sulle viarianti Omicron 4 e 5, resterebbero da inoculare 15 milioni di dosi acquistate nel 2022, più altri 61,2 milioni che dovrebbero arrivare dalla Pfizer nel corso del 2023. Mah! Per farle a chi? A coloro che hanno deciso di anestetizzare la ghiandola pineale, per non pensare e credere agli sono che volano. Purtroppo dal 6 al 12 febbraio, la media delle somministrazioni è stata di 3.421 al giorno per le quarte dosi, anche se, per fortuna, il numero dei vaccinati e’ sempre più in discesa.

Ieri è trapelata la notizia che il New York Times avrebbe deciso di portare la Commissione Ue in tribunale per non aver reso pubblico lo scambio di messaggi tra la presidente von der Leyen e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, riguardo al negoziato che ha portato all’acquisto dei vaccini anti-Covid. Certo è che resta difficile comprendere come mai in questi 76 e passa milioni di dosi siano compresi i 19 milioni aggiornati su Omicron 1. Acquistati dall’Ue e autorizzati dall’europea Ema appena una manciata di giorni prima che venisse accesa la luce verde a quelli aggiornati sulle nuove sottovarianti di Omicron 4 e 5. Come se non si fosse saputo che a quel punto quasi tutti avrebbero preteso i «nuovi modelli», nonostante gli esperti dell’ex Cts si affannassero a dire che erano più o meno simili a quelli tarati sulla versione originaria di Omicron, ormai scomparsa in Italia.

La conta non è comunque finita qui, perché al fardello vanno aggiunte 9 milioni di dosi della francese Sanofi, acquistate nel lontano 2020 ma in consegna solo ora. Così si arriva a un totale di 80 milioni. Fin qui per restare all’era Omicron. Perché alla conta degli antidoti inutilizzati vanno poi aggiunti i 28 milioni andati in scadenza a fine 2022, secondo quanto affermato a suo tempo dallo stesso generale Tommaso Petroni, a capo della task force per il completamento della campagna vaccinale. A questi vanno infine sommati i 60 milioni di dosi donate all’Africa. Rimaste in larga parte inutilizzate, soprattutto per problemi logistici, visto che spesso sono arrivate dove non c’erano nemmeno i frigoriferi per conservarle.

Fatta la somma si arriva a 173,1 milioni di dosi inutilizzate. I contratti con le case farmaceutiche sono secretati ma il vaccino Pfizer nella prima versione è costato 16 euro a dose, quello aggiornato su Omicron 19 euro. In tutto fanno oltre tre miliardi di euro buttati alle ortiche.  Vero è che i sieri sono sempre stati acquistati direttamente dall’UE, che poi ha pensato a smistarli in tutti gli Stati membri, ma in ogni caso, l’Italia, ha dovuto firmare, seppur indirettamente, un contratto pesante con Big Pharma. Per questo, sulla carta, l’Italia sarà comunque chiamata a pagare il conto, di fatto…chissà!

L’Europa ha puntato a garantire la massima copertura vaccinale possibile, hanno sempre ricordato in passato Aifa e Css. Ma resta da capire perché si sia deciso a settembre di partire subito con milioni di vaccini che sarebbero stati superati a breve da prodotti più aggiornati, pur avendo in deposito ancora milioni di dosi inutilizzate di antidoti tarati sul ceppo originario di Wuhan. Ma soprattutto non si comprende per quale motivo la Commissione europea abbia dovuto accettare da Pfizer clausole capestro che la vincolano all’acquisto di centinaia di milioni di dosi, 450 nel 2022 e altrettante quest’anno, indipendentemente dall’andamento epidemico o dallo spuntare di nuove varianti. I più istituzionali diranno che queste spiegazioni sono valide a pandemia finita, ma i più preparati (inascoltati per due anni) consapevoli e che conoscono realmente la Storia, avevano già compreso quale fregatura fosse dietro l’angolo.  il potere contrattuale delle aziende si sarebbe dovuto in qualche misura attenuare, considerando che Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson, Novavax e Astra Zeneca hanno ricevuto complessivamente quasi 10 miliardi di finanziamenti pubblici per sostenere la ricerca da Usa, Gran Bretagna e Ue. E che anche senza clausole vessatorie alle industrie non sarebbe comunque andata male lo dicono i ricavi 2021: circa 45 miliardi Pfizer, 16 miliardi per Moderna, che nel 2019 non andava oltre i 55 milioni.

Che non tutto abbia funzionato per il meglio deve averlo pensato del resto anche la Corte dei Conti europea, che a settembre ha bacchettato von der Leyen in un report che menziona come «un caso di cattiva amministrazione» il «rifiuto della Commissione europea di concedere l’accesso del pubblico ai messaggi di testo scambiati tra la presidente della Commissione e l’amministratore delegato di Pfizer durante i negoziati preliminari». Manchevolezze pagate a caro prezzo anche dall’Italia.

Vedremo……

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09 Marzo 2022 – Redazione

L’Austria ha sospeso la vaccinazione obbligatoria contro il coronavirus. Lo ha deciso oggi il governo austriaco, come annunciato dal Ministro della salute Johannes Rauch e dalla Ministra per gli affari europei e costituzionali Karoline Edtstadler. I due politici hanno spiegato che con Omicron come variante «predominante», la vaccinazione obbligatoria «non è più proporzionata», riportano i media austriaci.

La base della decisione è il rapporto di una commissione di esperti, che si riunirà di nuovo tra tre mesi, quando la situazione verrà nuovamente valutata e verrà presa una nuova decisione. La vaccinazione obbligatoria, lo ricordiamo, era entrata in vigore all’inizio di febbraio. Tuttavia, non è mai stata emessa alcuna multa, poiché le violazioni dell’obbligo avrebbero dovuto essere punite a partire da metà marzo.

La vaccinazione obbligatoria era stata introdotta con una legge approvata a febbraio, che aveva reso l’Austria il primo paese occidentale a imporre un obbligo vaccinale per buona parte della popolazione. La sospensione, ha detto il governo, «ha effetto immediato»​. La legge prevedeva una prima fase di informazione della popolazione, in modo da dare il tempo ai non vaccinati di provvedere, e una seconda fase in cui le autorità avrebbero cominciato a comminare sanzioni. Questa seconda fase sarebbe dovuta iniziare il 15 marzo, con controlli a campione fatti dalle forze dell’ordine, ma la decisione del governo austriaco ne ha bloccato la partenza.

04 Febbraio 2022 – Redazione

Continua a tenere banco nella comunità scientifica il tema “vaccini”. Sono ancora molti i team di ricercatori che si stanno adoperando nell’analisi dei sieri prodotti dalle maggiori case farmaceutiche. Ecco quindi che arrivano altri dati a supporto della comunità, dati destinati a far discutere.

La nuova ricerca pubblicata sul NEJM

Nella giornata di ieri è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine un nuovo studio scientifico sull’efficacia dei vaccini. I sieri presi in analisi sono stati Pfizer, Moderna e AstraZeneca. «Un rapido aumento dei casi di malattia da coronavirus 2019 (Covid-19) dovuto alla variante omicron (B.1.1.529) della sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 in popolazioni altamente vaccinate ha suscitato preoccupazioni sull’efficacia degli attuali vaccini.» recita in apertura lo studio. I ricercatori spiegano poi il metodo usato: «Abbiamo utilizzato un disegno caso-controllo negativo al test per stimare l’efficacia del vaccino contro la malattia sintomatica causata dalle varianti “omicron” e “delta” in Inghilterra. L’efficacia del vaccino è stata calcolata dopo l’immunizzazione primaria con due dosi di vaccino BNT162b2 (Pfizer–BioNTech), ChAdOx1 nCoV-19 (AstraZeneca) o mRNA-1273 (Moderna).

La “omicron” buca i sieri

Tra il 27 novembre 2021 e il 12 gennaio 2022, sono state identificate un totale di 886.774 persone idonee infettate dalla variante omicron, 204.154 persone idonee infette dalla variante delta e 1.572.621 controlli negativi al test idonei. In tutti i momenti studiati e per tutte le combinazioni di vaccini primari e di richiamo, l’efficacia del vaccino contro la malattia sintomatica è stata maggiore per la variante delta rispetto alla variante omicron. L’efficacia del vaccino è stata inferiore per la variante omicron rispetto alla variante delta a tutti gli intervalli dopo la vaccinazione e per tutte le combinazioni di cicli primari e dosi di richiamo studiate. Tra coloro che avevano ricevuto due dosi di ChAdOx1 nCoV-19 (AstraZeneca), quasi nessun effetto protettivo della vaccinazione contro la malattia sintomatica causata dalla variante omicron è stato notato da 20 a 24 settimane dopo la seconda dose. Tra coloro che avevano ricevuto due dosi di BNT162b2 (Pfizer), l’efficacia del vaccino è stata del 65,5% da 2 a 4 settimane dopo la seconda dose, scendendo al 15,4% dopo 15-19 settimane e scendendo ulteriormente all’8,8% dopo 25 o più settimane. L’efficacia del vaccino di due dosi di vaccino mRNA-1273 (Moderna) ha avuto una riduzione simile nel tempo dal 75,1% dopo 2-4 settimane, al 14,9%.

Il Governo prenda atto dei dati scientifici

L’articolata ricerca scientifica, appena pubblicata, pone l’accento sulla scarsissima durata dell’efficacia dei vaccini prodotti dalle tre famose case farmaceutiche in merito alla prevenzione della malattia sintomatica della variante “omicron”. Assunto come sia impensabile sottoporre a molteplici “booster” ravvicinati l’intera popolazione mondiale, considerato il rapporto rischi/benefici ed essendo consapevoli che più richiami ravvicinati possono provocare addirittura una paralisi immunitaria, ecco che forse il Governo – e tutti coloro che “si fidano della scienza – cit.” dovrebbero prendere atto dei reali dati che arrivano, appunto, dalla comunità scientifica, togliendosi i paraocchi sulle strategie vaccinali obsolete e potenzialmente dannose, annullando le ormai desuete restrizioni anti-covid e procedendo, di conseguenza, al ripristino del Stato di Diritto ordinario. 

26 Febbraio 2022 – di Lorenzo Bertolazzi (Atlantico Quotidiano)

Bisognerebbe avere grande onestà intellettuale quando si commenta una vicenda politica per non correre il rischio di parlare o scrivere visibilmente influenzati dalle proprie convinzioni o posizioni ideologiche. Con questa stessa onestà intellettuale, quindi, bisogna dare atto al ministro Speranza di avere un grande coraggio. Sì, perché con la sua gestione della emergenza sanitaria, ci vuole veramente un grande coraggio per occupare ancora la poltrona di ministro della salute, come se gli ultimi due anni fossero trascorsi tutto sommato serenamente. Lo stesso coraggio che Speranza dimostra ogni volta che si presenta in conferenza stampa con la stessa faccia (per decenza, parzialmente nascosta da una mascherina) ad illustrare i suoi provvedimenti, oppure ogni volta che rilascia un’intervista ai giornali dove non vi è mai neanche l’ombra di scuse per i disastri combinati.

Di motivi che rendono inopportuna e, come anticipato, allo stesso tempo coraggiosa la permanenza di Speranza al governo se ne potrebbero trovare a centinaia ma in almeno cinque occasioni le dimissioni sarebbero state una scelta dignitosa oltre che una forma di rispetto nei confronti dei cittadini italiani, troppo a lungo presi in giro. 

1. La prima circostanza che certificò anzitempo la miopia di chi avrebbe dovuto governare l’epidemia si è verificata nelle prime fasi dell’emergenza, quando si è tentato di negarla a tutti i costi. Nel febbraio 2020 la parola d’ordine era “sdrammatizzare”, la maggioranza del governo Conte parlava di emergenza razzista anti-cinese, il presidente della Repubblica organizzò un concerto di scuse al Quirinale con l’ambasciatore di Pechino e nell’opinione pubblica di diffuse il concetto di un’emergenza sanitaria che non corrispondeva al vero, di un allarme ingiustificato. D’altra parte, a rafforzare queste convinzioni, intervenne a gamba tesa il Ministero guidato da Speranza, che finanziò uno spot televisivo girato in un ristorante cinese in cui il testimonial, con tanto di bacchette in mano, pronunciava l’agghiacciante frase “non è affatto facile il contagio”. Non credo servano altre parole. Di lì a pochi giorni, all’evidenza del disastro, dal ministero non arrivò ovviamente alcuna scusa.

2. Il secondo motivo che avrebbe dovuto spingere Speranza a dimettersi o almeno a fare autocritica è l’annuncio dell’acquisto di 400 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca a giugno 2020, durante gli Stati generali organizzati dal governo Conte (un’iniziativa che non ha portato assolutamente a nulla ed è stata ricordata solo per il catering). Sulla sua pagina Facebook, il ministro annuncia trionfante un accordo per 400 milioni di dosi, prevedendone la distribuzione entro la fine dell’anno e aggiungendo che “con la firma di oggi arriva un primo passo avanti per l’Italia e l’Europa”. Di quei vaccini nemmeno l’ombra, l’Italia partirà in ritardo (come tutta l’Ue) nella campagna vaccinale e le prime dosi verranno consegnate e inoculate solo negli ultimi giorni di dicembre 2020.

3. Il terzo motivo è forse quello che rende più incredibile l’attuale presenza di Speranza al governo ed è il caso del libro da lui scritto, pubblicato e poi frettolosamente ritirato dagli scaffali, per ovvi motivi. Fine estate 2020, nella sua opera Speranza usa parole veramente surreali. Nonostante l’Italia fosse il Paese con record negativo di morti e di crollo del Pil, il ministro si autoincensa per la sua gestione della pandemia, rassicura i lettori sul futuro e afferma sostanzialmente che ormai è tutto a posto, tutto finito. Non contento, rincara la dose: la pandemia è un’occasione per “una nuova egemonia culturale della sinistra”, “è il momento di un nuovo grande sforzo collettivo”. 

Il libro avrà fortuna sul mercato nero e nei siti di acquisti online, non certo nei negozi fisici dal momento che, allo scoppio della seconda ondati di contagi, fu fatto sparire d’urgenza e con molto imbarazzo dalle librerie. Con una tale vicenda, che dimostra la totale impreparazione della macchina governativa e di Speranza stesso che ha occupato l’estate a scrivere, chiunque avrebbe mollato il suo incarico per andarsi a nascondere. Invece, incredibilmente, le parole di Speranza furono profetiche, lui rimase al suo posto e la pandemia si rivelò davvero un’occasione per affermare una nuova egemonia culturale della sinistra: uno Stato onnipotente e onnipresente, un QR code al quale sono subordinati i diritti civili del cittadino, un perenne stato di allerta sanitaria per presunte nuove varianti in arrivo. Così si è affermato e consolidato il comunismo pandemico.

4. Nelle prime settimane dell’estate 2021, sopravvissuto al ricambio di tutta la vecchia gestione (Conte, Arcuri, Borrelli), Speranza stava per riuscire a combinarne un’altra, arrivando quasi a sabotare la campagna vaccinale che con l’arrivo del generale Figliuolo aveva preso un ottimo slancio. Dopo lo stop al vaccino AstraZeneca per gli under 60, il ministro decise unilateralmente e perentoriamente di procedere ad un mix: chi avesse fatto la prima dose con il vaccino anglo-svedese avrebbe ricevuto la seconda di una marca completamente diversa. Ai cittadini fu impedito di proseguire in modo omogeneo la propria terapia vaccinale e fu imposta loro un’altra strada testata su numeri molto piccoli. Dopo pochi giorni, in conferenza stampa, Draghi, con al suo fianco Speranza (o un suo cartonato), smentì tutta la linea di quest’ultimo, continuando ad offrire la possibilità di un richiamo AstraZeneca.

5. Ultimo motivo, ma solo in ordine cronologico, è il caos creato tra dicembre 2021 e gennaio 2022 sui tamponi e sulle quarantene. Con l’arrivo della variante Omicron, fortunatamente innocua, anche grazie alla vaccinazione, ma decisamente più contagiosa, le regole sulle quarantene paralizzarono di fatto il Paese. Un cittadino sano ma positivo ad un tampone poteva arrivare a rimanere chiuso in casa sino a 21 giorni! Il Ministero arrivò troppo tardi all’alleggerimento delle norme e ancora non ha previsto una fase nella quale il Covid-19non sia trattato come malattia speciale: chi sta bene e non ha alcun sintomo non venga inseguito con i tamponi e con i confinamenti forzati, sia lasciato libero di lavorare, di rispettare le scadenze e di svolgere le attività che preferisce. Capisco che sarebbe decisamente un passo troppo lungo per Speranza, un ritorno così accelerato alla normalità renderebbe incompatibile la sua presenza al Ministero.

È veramente incredibile che un rappresentante dei cittadini con queste enormi responsabilità politiche sia ancora indisturbato al suo posto di ministro della salute. Ma forse in questa folle Italia è ormai inutile stupirsi di simili contraddizioni.

06 gennaio 2022 – di Redazione Co.Te.L.I.

Facciamo un po’ di chiarezza. Aumentano le armi a nostra disposizione. Il covid 19 assume sempre di più le caratteristiche di una malattia stagionale. C’è necessità di semplificazione di accessi e procedure. Dobbiamo investire sempre più nelle cure domiciliari“, si legge all’inizio del post.

La ridotta aggressività di Omicron – prosegue il post a firma del Comitato tecnico scientifico Covid19 Spallanzani – “è anche una ulteriore prova di come la campagna vaccinale, rafforzata dai progressi nella somministrazione della terza dose, contribuisca a rendere Covid una malattia meno pericolosa”. “Da una sorveglianza effettuata presso tutti i nuovi pazienti ricoverati nei reparti o assistiti presso l’ambulatorio ospedaliero Monoclonali dello Spallanzani negli ultimi 10 giorni, la prevalenza di Omicron è risultata pari al 14% nei ricoverati e al 60% in quelli non ospedalizzati dell’Ambulatorio monoclonali – si sottolinea – Questo dato appare un’ulteriore conferma del fatto che Omicron, come già visto in Sud Africa e Gran Bretagna, sembra associato a manifestazioni di malattia più lievi“.

Fonte: https://www.facebook.com/102978448571396 ⤵️

Gli studi sulla variante Omicron

Vanno intanto avanti gli studi sulla variante Omicron,  e da quello che è emerso finora, sembra che Omicron abbia maggiori probabilità di infettare la golarispetto ai polmoni, il che secondo gli scienziati potrebbe spiegare perché sembra essere più infettiva ma meno mortale rispetto ad altre versioni del virus.

Lo riporta il Guardian analizzando sei recenti studi internazionali. La variante «sembra più in grado di infettare la gola dove si moltiplicherebbe più facilmente che nelle cellule profonde nel polmone. Si tratta di risultati preliminari, ma gli studi puntano nella stessa direzione».

L’ipotesi che Omicron si moltiplichi di più in gola la renderebbe più trasmissibile, spiegando la rapida diffusione rispetto al virus – scrive il sito britannico riportando gli studi – che attacca i polmoni, più pericoloso ma meno trasmissibile. Secondo uno studio del Molecular Virology Research Group dell’Università di Liverpool Omicron porta a «malattie meno gravi» nei topi, con carica virale inferiore e polmoniti meno gravi.

“Il modello animale suggerisce che la malattia è meno grave della Delta e del virus Wuhan originale. Sembra essere eliminato più velocemente e gli animali si sono ripresi più rapidamente”.

La sfilza di ricerche di Natale si basa su uno studio dell’Università di Hong Kong del mese scorso che mostra una minore infezione da Omicron nei polmoni e sulla ricerca guidata dal professor Ravi Gupta dell’Università di Cambridge, secondo cui la variante è meno in grado di entrare nelle cellule polmonari. L’ultima conferma arriva dall’University College di Londra secondo cui molti tamponi effettuati solo nel naso davano esito negativo, mentre se ripetuti anche con un prelievo in gola risultavano positivi.

La sintomatologia della variante Omicron assomiglia più a quella di un raffreddore o un malanno di stagione.

Omicron, sintomi e differenze con Delta

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il rischio derivato dalla diffusione di Omicron è da considerarsi molto elevato, per via della diffusione di questa nuova variante di Covid a livello globale, che ha la potenzialità di diventare nei prossimi mesi quella dominante. Tuttavia, fa notare fin da subito l’OMS, non sono ancora emerse evidenze che l’infezione dovuta a Omicron causi una malattia più grave rispetto alle altre varianti Covid.

Anche i dati preliminari provenienti dal Sudafrica,, mostrano in prevalenza una sintomatologia lieve, parzialmente riconducibile tuttavia alla diffusione nella fascia di popolazione più giovane, che tende in generale a essere meno a rischio anche quando contrae la malattia.

Stando ai dati preliminari provenienti dal Sudafrica, Paese in cui si è originata la variante, alle rilevazioni fatte dai virologi e ai primi dati provenienti per lo più dalla Gran Bretagna, la sintomatologia della variante Omicron assomiglia più a quella di un raffreddore.

I sintomi più comuni di Omicron, infatti, sono:

  • mal di testa
  • stanchezza
  • gola irritata
  • tosse secca
  • raffreddore
  • sudorazione notturna

differenza della variante Delta invece non si rileva in modo diffuso l’alterazione del gusto e dell’olfatto.

Fonte: lanazione.it

https://www.lanazione.it/cronaca/omicron-sintomi-incubazione-1.7206370

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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04 Dicembre 2022 – articolo di GospaNews

Il disgusto per la servile velineria filo-governativa di quotidiani ed agenzie di mainstream sta diventando davvero nauseante con l’allarme sulla diffusione della variante Omicron che da un mese a questa parte avrebbe causato in tutta Europa, Regno Unito compreso, alcune decine di presunti decessi.

IL TERRORISMO PANDEMISTA SUI NUMERI

«Numeri oltre ogni record di contagi Covid oggi (martedì 28 dicembre – ndr): 78.313 in Italia, con 202 morti. Polverizzato il già triste record di 54.762 positivi registrati il giorno di Natale. E con la Lombardia che da sola sfiora i 30mila contagi. Il dilagare della variante Omicron del Covid19 con il suo alto livello di contagiosità (ieri oltre 30mila contagi nonostante il minor numero di tamponi effettuato il 26 dicembre) che sta innalzando il numero dei nuovi positivi ha messo sul piatto il tema delle quarantene: troppi gli italiani in isolamento con il rischio di bloccare la febbre.

Questo è un paragrafo pescato a caso da un quotidiano del Nord Italia che sta spargendo terrorismo pandemista ancor peggiore di quello diffuso nell’ottobre del 2020 quando un autorevole virologo di fama internazionale definì «la paura più virulenta del virus» scongiurando il governo di non procedere coi lockdown devastanti per l’equilibrio sociale ed economico del paese ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://www.gospanews.net/2021/12/30/la-folle-corsa-ai-tamponi-ferma-i-treni-in-tutta-italia-troppo-personale-positivo-al-covid-viaggi-cancellati-o-bus-sostitutivi/

https://www.gospanews.net/2020/10/24/medici-contro-terroristi-pandemisti-2-paura-piu-virulenta-del-covid-19-ora-meno-letale-lockdown-sarebbe-fatale-allitalia/

https://www.gospanews.net/2021/12/22/vaccini-obbligatori-aifa-smentita-dal-legale-cosap-farmaci-genici-sperimentali-serve-prescrizione-medica-di-specialista/

Sono passati più di 12 mesi, persino i ragazzini di 16 hanno iniziato a farsi i booster della terza dose di richiamo nonostante i rischi miocarditi con i vaccini a base di RNA messaggero siano estremamente alti tra i giovani lo, ma la “vexata quaestio” su affidabilità dei tamponi, falsi positivi e contagiati asintomatici è totalmente evaporata nella vacuità neuronale di impiegati del giornalismo che fanno copia e incolla delle veline di Stato e Regioni senza nemmeno porsi la più piccola e misera domanda…

https://www.gospanews.net/2021/12/30/vaccini-obbligatori-aifa-smentita-dal-legale-cosap-farmaci-genici-sperimentali-serve-prescrizione-medica-di-specialista/

Quanti sono oggi in Italia gli asintomatici, ovvero i possibili “falsi positivi” al Covid-19 rilevati da laboratori che in alcuni casi fanno riferimento a multinazionali di diagnostica medica partner delle Big Pharma dei vaccini, come dimostrato da un’inchiesta di GospaNews.

. Il numero degli asintomatici in Italia viene accuratamente occultato, ma non da tutti.

ASINTOMATICI AL 70 % IN DUE REGIONI D’ITALIA

Due Regioni “virtuose” nella trasparenza informativa lo hanno inserito nei loro bollettini.

«L’Unita di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 7.933 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 6.563 dopo test antigenico), pari al 11,1% di 71.513 tamponi eseguiti, di cui 59.423 antigenici. Dei 7.933 nuovi casi gli asintomatici sono 5.522 (69.6%). I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.118 (+60 rispetto  a ieri). I ricoverati in terapia intensiva sono 92 (+3 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 46.686. I tamponi diagnostici finora processati sono 11.497.059 (+71.513 rispetto a ieri), di cui 2.692.102 risultati negativi. Tredici decessi di persone positive registrati, uno di oggi. Il totale diventa quindi 12.023 deceduti risultati positivi al virus. I pazienti guariti diventano complessivamente 406.191 (+2.175 rispetto a ieri)».

Sono invece «4.453 i nuovi casi in Toscana, riscontrati attraverso 17.058 tamponi molecolari e 40.400 antigenici rapidi. Il bollettino giornaliero comunica anche 6 morti e 585 guariti. Nell’ultima giornata il tasso di positività raggiunge il 7,8% sul totale dei test e il 44,6% sui nuovi soggetti controllati. In ascesa anche la pressione ospedaliera. I ricoverati nelle aree Covid salgono, nel complesso, a 600 (+31 rispetto a ieri), di cui 80 in terapia intensiva (quattro in più). Dall’inizio dell’emergenza sono 341.579 i contagi accertati, 297.913 le guarigioni e 7.531 i decessi. Secondo i dati delle aziende sanitarie salgono a 35.535 gli isolamenti domiciliari di asintomatici e malati lievi (+3.831 in un giorno) e a 49.061 le sorveglianze attive di persone entrate in contatto con casi infetti (+2.672)».

Ci tocca fare uno sforzo statistico per calcolare che i 3.831 asintomatici o paucisintomatici, che potrebbero quindi avere anche un semplice raffreddore invernale, rappresentano ben l’86 per cento dei nuovi casi registrati in Toscana.

Ci tocca fare uno sforzo statistico per calcolare che i 3.831 asintomatici o paucisintomatici, che potrebbero quindi avere anche un semplice raffreddore invernale, rappresentano ben l’86 per cento dei nuovi casi registrati in Toscana.

LE VARIABILI FOLLI DEI TAMPONI INAFFIDABILI

L’ANSA rivela solo che «Sono 78.313 i casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore (del 28 dicembre – ndr). Ieri i casi erano stati 30.810. Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono 202 mentre ieri erano state 142. Sono 1.034.677 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 343.968. Il tasso di positività è al 7,57%%, in calo rispetto all’8,9% di ieri. Sono 1.145 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 19 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 119. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 10.089, ovvero 366 in più».

Per quanto roboanti i numeri sono veramente bassi se proporzionati in percentuale a quelli del 29 dicembre 2020 diffusi dalla stessa agenzia di stampa: «Sono 11.212 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore e 659 le vittime. Lo riporta il nuovo bollettino del ministero della Salute. I guariti o dimessi sono stati 17.044. Sono 128.740 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 68.681. Il tasso odierno di positività è del 8,7%, in calo rispetto al 12,5% di ieri».

Rileggete con attenzione: lo scorso hanno 128mila tamponi hanno individuato in un giorno 11mila nuovi casi, quest’anno 1milione di tamponi ne ha trovati “solo” 78mila in un giorno. Ma non è tutto…

I morti sono passati da 659 a 142.

Alla fine, come sosteniamo da tempo, questi numeri vengono sparsi per terrorismo psicologico volto all’unico scopo di imporre una dittatura sanitaria funzionale ai vaccini delle Big Pharma e al consolidamento politico di entità sovranazionali del Nuovo Ordine Mondiale come denunciato da cardinali, vescovi, religiosi e laici cristiani 

03 Dicembre 2022 – Redazione Co.Te.Li

Matteo Bassetti, il leader dei “TIROVACCINO”e il “CANTERINO”, oggi potremmo soprannominarlo anche “CAMALEONTINO”, dal momento che cambia il copione del Covid, a seconda di come si sveglia la mattina.

Oggi è stato è stato il turno di nuove ed incredibili dichiarazioni, che qui vi riproponiamo.
Partecipando ad “UN ALTRO GIORNO”, trasmissione di Rai Uno, ha dichiarato: ‘Dovremo imparare a convivere con questo virus’.

Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale policlinico “San Martino” di Genova, è intervenuto in collegamento audiovisivo da Sauze d’Oulx (Comune montano del Torinese che l’ha insignito della cittadinanza onoraria) 😱😱😱😱😱nel corso della trasmissione condotta da Serena Bortone, per parlare di contagi tra i vaccinati“La prima, la seconda e anche la terza dose si fanno sostanzialmente per non finire in ospedale e non avere la polmonite. Il vaccino serve a proteggere dalle forme gravi. Avere il raffreddore o alcune forme influenzali era previsto, si sapeva dall’inizio che avremmo avuto problemi di contagio”.

Sulla diffusione della variante Omicron in Italia da detto“dovremmo essere a una situazione di fifty fifty. Dovremmo essere al 50% di Omicron e al 50% di Delta. Credo che alla fine Omicron sarà quasi un bene, arrivando a soppiantare quasi completamente la Delta. È molto meno aggressiva, ha raffreddorizzato il Covid. Non causa, peraltro, perdita di gusto e di olfatto. Questa mutazione provoca laringiti, tracheiti e bronchiti, attacca solo le alte vie respiratorie e vengono colpiti molto di più i bronchi rispetto ai polmoni”.

Proseguendo nel suo intervento ha espresso il proprio punto di vista circa la certificazione verde: Ho sempre interpretato il Green Pass come uno strumento per invogliare le persone a vaccinarsi.

E per concludere…..UDITE…..UDITE, “dovremo pensare di potere imparare a convivere con questo virus e accettarne le conseguenze. Arriveremo alla prossima primavera con il 90-95% della popolazione generale che sarà vaccinato o guarito, perché Omicron la faranno praticamente tutti. Non potremo però mantenere obblighi e misure restrittive per sempre”.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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03 Gennaio 2022 – Redazione Co.Te.Li

Anche il virologo Giulio Tarro si è espresso favorevolmente sulla variante Omicron. In un’intervista a “lospecialegiornale.it”. Il Prof. ha spiegato ciò che sta davvero succedendo con il nuovo ceppo Covid: continua l’opera di mistificazione della realtà – ha affermatoSono i numeri che ce lo dimostrano. Il 21 dicembre facendo una proporzione fra numero di tamponi e soggetti positivi abbiamo riscontrato un tasso di positività del 3,5% con 30mila nuovi casi. Il 21 dicembre dell’anno precedente la stessa proporzione era del 12%. Quindi l’emergenza non c’è, mi pare ovvio. C’è una notevole riduzione del tasso di positività rispetto ad un anno fa, e in più la variante che sta circolando oggi è la stessa che circolava in Africa quando da noi era estate, senza conseguenze gravi. Sono stati gli stessi africani a smentire gli allarmismi occidentali, dicendo che si stava esagerando nel dipingere la variante sud africana come devastante”.

Omicron come un’influenza? Esattamente – ha proseguito – non ci troviamo più di fronte ad una pandemia, bensì ad una classica endemia. La scorsa primavera è stato pubblicato sulla rivista Science, che rappresenta l’organo ufficiale dell’American Association for the Advancement of Science, uno studio in cui si spiega chiaramente come si stia gradualmente passando dalla fase pandemica a quella endemica. Quindi ci troviamo di fronte ad un’influenza tipica della stagione invernale, identica a tante altre che abbiamo conosciuto in passato. L’unica differenza sta nel fatto che non si tratta di un virus influenzale ma del covid, ma questo non giustifica il terrore mediatico che si sta diffondendo in questi giorni. Per altro è ormai assodato che per certi tipi di influenze da covid basta ricorrere alle terapie antivirali per via orale. Nel Regno Unito è già stato approvato da oltre un mese il farmaco della Merck chiamato Molnupiravir, mentre in Italia già da marzo è in uso il Remdesivir”.

Poi le battute finali e qualche frecciata:Covid alle battute finali, si sta indebolendo sistematicamente? E’ evidente, e lo sostengono tutte le persone di buon senso che si occupano di scienza senza seguire l’ideologia del terrore. Il problema è che diamo retta ai virologi che sostengono tesi instabili, ritenuti più bravi degli altri., perché invitati tutti i giorni nei salotti televisivi. Basti vedere quello che hanno convinto persino i genitori a vaccinare i bambini contro ogni logica, sia scientifica che di buon senso, e contro gli stessi bugiardini. Con i pediatri che, dopo averci ripetuto per mesi che il vaccino ai più piccoli causava più danni che benefici, oggi si sono improvvisamente convertiti sulla strada del terrorismo sanitario, quando sappiamo tutti che i bambini non corrono alcun rischio Covi”

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6 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: comedonchisciotte.org

L’isteria mediatica della “variante” Omicron è una storia di pura fantasia. Non è altro che un’operazione di terrorismo psicologico orwelliano in stile “1984”, architettata per mantenere le popolazioni del mondo schiave e obbedienti mentre i governi terroristi portano avanti i loro programmi di depopolamento/genocidio globale. Il genio del male di questa narrazione è che non richiede alcuna prova.

Dato che nessuno può effettivamente vedere una “variante” – e dato che non esistono campioni virali isolati di ‘Omicron’ in alcuna parte del mondo, per le conferme dei test di laboratorio – una campagna coordinata di isteria mediatica semplicemente impianta nella coscienza umana lo spettro ‘Omicron’, accompagnato da una paura estrema. Fino ad oggi, a nessuno in America è stata diagnosticata la variante, e nessuno è morto per questo in alcuna parte del mondo.

Eppure, grazie al giornalismo di massa, mezza America sta impazzendo per qualcosa che probabilmente non esiste affatto. ‘Omicron’ è quasi certamente una montatura coordinata.

Eppure, dal nulla, i media sono riusciti a programmare la popolazione a perdere la testa semplicemente menzionando la parola “mutazioni”. Anche se mutazioni casuali nel materiale genetico avvengono letteralmente milioni di volte ogni giorno nel corpo di ogni essere umano, improvvisamente le “mutazioni” sono la cosa più spaventosa che si possa immaginare, secondo i media strombazzanti. Ecco perché chiamo ‘Omicron’ una “scariante” (gioco di parole con scare, paura), non una variante.

Negli ultimi due anni, i globalisti hanno confermato che la PAURA, non la “scienza”, è il loro massimo meccanismo di controllo sull’umanità

Ricordate quando nel 2020 ci hanno detto che se solo il 60-70% del paese avesse accettato di sottoporsi a due vaccinazioni, tutto sarebbe tornato alla normalità e la Covid sarebbe sparita? Era tutta una bugia calcolata fin dall’inizio. La bugia prometteva la libertà se la gente si fosse semplicemente conformata, ma ciò che ha consegnato è stata la tirannia e la paura… insieme all’obbedienza senza fine all’assoggettarsi ai vaccini imposti dal governo. Ciò che il 2020 e il 2021 hanno ora esaustivamente confermato ai globalisti è che la paura è la loro arma definitiva contro l’umanità.

Attraverso l’uso della paura coordinata, hanno potuto convincere circa la metà della popolazione mondiale a farsi iniettare dosi di terapia genica con proteine spike che mineranno la salute nel tempo ⤵️⤵️⤵️

http://spikeprotein.news/

Convenientemente, tutte quelle morti potranno essere imputate a qualcos’altro – come il cancro – evitando così che qualsiasi colpa venga addebitata ai vaccini. A proposito, perché c’è già un aumento di 29 volte dei bambini nati morti? Leggi ⤵️⤵️⤵️

https://stevekirsch.substack.com/p/latest-devastating-news-on-the-vaccine

C’è un aumento di 29 volte nel tasso di bambini nati morti a Waterloo, Ontario, che è iniziato dopo il lancio del programma di vaccinazione. Tutte le madri dei bambini nati morti erano state vaccinate… Sì, questo è un grosso problema. Ma nessuno sta ascoltando. Il rischio cardiaco potrebbe salire di 1.000 volte dopo la vaccinazione e non avrebbe importanza. Nessuno sta ascoltando

Come gli psicologi sanno molto bene, quando la paura è combinata con un sovraccarico sensoriale (cioè troppe notizie, troppe voci, rapporti contrastanti, ecc. la gente è naturalmente portata a rivolgersi a tutto ciò che assomiglia all’autorità.

La loro mente razionale è completamente spenta, e non possono più impegnarsi nel pensiero critico. Una volta che sono sufficientemente impastati nella paura implacabile, i governi del mondo li radunano nei centri di vaccinazione per le loro obbedienti iniezioni di depopolamento. Con una pagina strappata dall’esperimento carcerario di Stanford, trasformano anche gli obbedienti destinatari dei vaccini in “guardie carcerarie”/esecutori che esigono che a tutti gli altri venga iniettato lo stesso intruglio, altrimenti… Questo è il motivo per cui così tante persone vaccinate si sono trasformate in pazzi furiosi che cercano di imporre le loro iniezioni letali a tutti quelli che li circondano (e, solo forse, i prioni del vaccino stanno mangiando anche i loro cervelli, causando cambiamenti di personalità aggressivi…)

Dieci previsioni su come l’isteria da ‘variante Omicron’ sarà sfruttata dai governi terroristi per accelerare il loro genocidio criminale contro l’umanità

Negli ultimi mesi, ho predetto pubblicamente il rilascio di una nuova e più spaventosa narrativa sulle armi biologiche. L’Omicronismo coordinato dei mass media era facilmente prevedibile, e molti di noi, attraverso i media indipendenti, hanno predetto esattamente questo. Ma cosa faranno dopo? Anche questo è molto facile da vedere, dato che viene tutto dallo stesso manuale Covid. L’isteria ‘Omicron’ sarà spinta in modo aggressivo e usata in ogni modo immaginabile per raggiungere il controllo totalitario sulle masse, che saranno poi messe in fila e portate nei campi di sterminio per uno sterminio efficiente. Ecco le mie dieci previsioni per Omicron e il 2022:

Predizione #1: l’isteria della variante Omicron sarà usata per azzerare i passaporti vaccinali di tutti, costringendo la gente a un intero nuovo ciclo di vaccini per questa nuova variante. Quelli abbastanza stupidi da assecondare i vaccini della variante ‘Omicron’ si iscriveranno a una serie infinita di iniezioni di armi biologiche con proteine spike, che alla fine li uccideranno.

Predizione #2: l’isteria Omicronica sarà sfruttata per giustificare obblighi vaccinali aggressivi, chiedendo che questa “nuova emergenza” prevalga su tutti i diritti umani, la libertà medica e l’autonomia del corpo.

Predizione #3: anche se la variante Omicron è stata trovata finora solo in persone completamente vaccinate, i media corporativi bugiardi daranno la colpa della sua origine ai non vaccinati.

Predizione #4: La variante Omicron sarà usata come una storia di copertura dai media corporativi per cercare di spiegare tutti i decessi dovuti al Potenziamento Anticorpo Dipendente (Antibody Dependent Enhancement o ADE, meraviglioso caso di nome-omen, N.d.T.) causati dai vaccini Covid. Anche se le persone vaccinate moriranno in gran numero, i media incolperanno i non vaccinati (vedi #3, sopra) e chiederanno che le persone non vaccinate siano completamente rinchiuse e sia loro negato l’accesso alla società.

Predizione #5: l’isteria Omicron sarà usata per tentare di criminalizzare il dissenso contro i vaccini, gli obblighi, “l’autorità” del governo o i [veri] criminali Covid che hanno spinto la ricerca sul guadagno di funzione, come Anthony Fauci. Tutti questi discorsi di dissenso saranno designati come “pericolo per la società”, e coloro che li pronunciano saranno accusati di uccidere la gente.

Predizione #6: L’isteria di massa spinta dai media giornalisti-terroristi giustificherà i governatori che ordinano più chiusure, portando a più fallimenti della catena di approvvigionamento, scarsità di prodotti e inflazione dei prezzi.

Predizione #7: Se i media possono spingere l’isteria Omicron con sufficiente ferocia, sarà usata per cancellare le elezioni di medio termine del 2022 o per richiedere il voto universale per posta, citando i “pericoli estremi” cui si troverebbe esposto chiunque uscisse in pubblico.

Predizione #8: Ogni fallimento economico causato dal regime incompetente e criminale di Biden sarà incolpato alla Omicron. Questa “variante” immaginaria diventerà immediatamente il capro espiatorio per i prezzi dell’energia alle stelle, le carenze di approvvigionamento e gli scaffali dei negozi di alimentari vuoti. I media daranno la colpa di tutto a Omicron, e poi daranno la colpa di Omicron ai non vaccinati.

Predizione #9: A un certo punto, la variante Omicron o la prossima che verrà scatenata sarà usata per giustificare i vaccini obbligatori porta a porta in America, insieme al rapimento medico di chiunque resista, portandolo in campi di concentramento per Covid per uno sterminio efficiente (questa pratica è già iniziata in Australia, dove i militari rapiscono gli indigeni e li portano via nei campi sotto la minaccia delle armi).

Predizione #10: Omicron non sarà l’ultima variante usata per evocare l’isteria di massa e i pagamenti multimiliardari del governo a Big Pharma. Questa pandemia-truffa si ripeterà ogni anno o giù di lì, in perpetuo, finché la gente rimarrà nella paura e la asseconderà.

Potete trovare tutti i dettagli, in un breve aggiornamento in podcast ⤵️

https://www.afinalwarning.com/574550.html

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