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25 Febbraio 2022 – Redazione

Quando si farà veramente luce su quel che è stato davvero il Covid in Italia, probabilmente si scoprirà che a fare più morti sarà stata non tanto la malattia ma la sua gestione politica. E i governi che si sono trovati ad affrontarla (Conte prima e Draghi poi) ne saranno direttamente responsabili. Dopo aver sospeso la sanità pubblica, con persone che sono morte di altre patologie perché non curati o perché è stata interrotta ogni forma di prevenzioni, ora si scopre che persino i malati di cancro non possono ricevere i trattamenti di radioterapia. Molti sono stati infatti rinviati o addirittura interrotti in corso d’opera. Malati di tumore costretti a perdere tempo prezioso per la propria salute. È quanto denunciano molti pazienti italiani, da nord a sud. E lo conferma una nota associazione che si occupa di malati oncologici e lo segnalano anche diversi medici e tecnici di radioterapia, molti dei quali preferiscono rimanere anonimi.

A raccontare la vergognosa situazione è Nicolò Petrali sul sito di Nicola Porro “Ma perché mai succede questo? Semplice, a causa della positività di questi pazienti al Covid19. Chiaramente se un paziente manifesta gravi sintomi causati dal virus è normale che ciò accada – sarebbe troppo rischioso in quel caso proseguire le cure – il problema però è che lo stesso sembra avvenire anche per le persone completamente asintomatiche. E allora diventa fondamentale porsi questa domanda: è giusto rinviare o sospendere le cure radioterapiche per malattie gravi come i tumori, con tutti i rischi che ciò comporta, anche se il sistema immunitario dei pazienti sta reagendo bene al covid19? Questo e altri quesiti abbiamo posto a Roberto Manzo, dirigente medico di radioterapia dell’istituto nazionale per la lotta alla cura dei tumori della fondazione Pascale di Napoli, il quale ci ha confermato che nell’ospedale in cui lavora, da due anni a questa parte, a tutti – e sottolineiamo tutti – i malati oncologici risultati positivi al covid vengono rinviate o interrotte le cure radioterapiche”.

“Finché il paziente non torna con un tampone molecolare negativo – racconta – non può in alcun modo accedere all’ospedale. È la prassi. A prescindere dalla sintomaticità o meno e indipendentemente dalla gravità del tumore”. Nessuna eccezione, dunque. Nemmeno per i casi più gravi. Ma non è pericoloso interrompere dei trattamenti oncologici? E soprattutto, cosa pesa di più sulla bilancia della salute di un paziente asintomatico, il cancro o il covid? Le risposte del medico alimentano ancora di più l’incredulità: “Purtroppo – spiega Manzo – il rischio di un peggioramento della salute del paziente esiste, è inutile negarlo. Durante il periodo di positività al virus i tumori possono espandersi, a maggior ragione nei casi in cui la persona resta positiva a lungo. Sospendendo i trattamenti è chiaro che si perde tempo prezioso”. E allora perché si procede in questo modo? Per quale motivo vengono negate delle cure a delle persone che ne hanno estremo bisogno?

“Le istituzioni, a tutti i livelli, dovrebbero iniziare a considerare la situazione attuale non più come una pandemia, ma come un’endemia. Il virus non sparirà dall’oggi al domani. Bisognerà quindi imparare a conviverci, trovando dei compromessi per garantire le cure a chi ne ha bisogno e nel contempo tutelare tutte le altre persone”. fondamentale proprio per questo tipo di prestazioni”. Vi pare normale che i malati di cancro siano trattati così? È come se si accettasse che muoiano per il tumore pur di continuare a seguire i protocolli Covid. È vergognoso.

09 Gennaio 2022

Un fantasma si aggira per i corridoi del ministero degli Esteri e ha la faccia del labirinto delle regole sulla quarantena che il governo ha imposto con rigore a tutti gli italiani. Eh sì, perché proprio questo conteggio solleva degli interrogativi sui calcoli relativi alle date della positività da covid e dell’ultima missione del ministro Di Maio. Ma andiamo per ordine. In un’agenzia Ansa del giorno 8 gennaio si comunicava che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva avuto il Covid ma era già guarito: “Dopo aver contratto il virus nel periodo natalizio il titolare della Farnesina nelle ultime 24 ore ha effettuato il test anti covid che ha dato esito negativo.” Ma in un precedente lancio dell’Ansa si apprende una notizia molto interessante.

Il 28 dicembre il ministro degli Esteri si era recato in Tunisia – come attesta lo stesso sito della Farnesina – per un incontro con il presidente della Repubblica tunisina al fine di “consolidare un dialogo mai interrotto con un Paese che per l’Italia è strategico, oltre che tradizionalmente amico” E qui inizia il vero e proprio giallo.

Le domande sorgono spontanee e, lungi dall’essere pretestuose, richiederebbero una risposta ben precisa con tanto di esibizione del tampone che ha attestato la positività di Di Maio: “Quando si è ammalato il ministro degli Esteri? Quanti giorni è rimasto in quarantena?”. A voler dar retta ad alcune testate giornalistiche la malattia risalirebbe al periodo natalizio con l’indicazioni di date che potrebbero turbare i sonni già agitati del ministro e del suo governo. Ma ora vediamo cosa dicono le regole, certo contorte ma da loro volute, relative alla quarantena e che sono cambiate proprio dopo l’ultimo decreto legge promulgato dal Governo Draghi, il 30 dicembre 2021 ed entrato in vigore il giorno successivo.

La circolare del Ministero della Salute sulle nuove misure anti-Covidcosì così recita: “Quanto ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.” I rischi che comporta la violazione di tali disposizioni non sono da poco come si legge su il Sole 24 ore “Uscire di casa se si è positivi al Covid, contagiando altre persone, potrebbe invece far scattare il reato di epidemia colposa che prevede una pena da sei mesi a tre anni.Negli altri casi, chi non rispetta la quarantena rischia la reclusione da 3 a 18 mesi, oltre a un’ammenda da 500 a 5.000 euro, come previsto dall’articolo 7 del decreto legge 19/2020. La violazione dell’isolamento fiduciario, in caso di attesa del tampone o di contatto ritenuto a rischio rientrerebbe invece nelle sanzioni amministrative e non penali.”

Fonte: Il Paragone.it

22 Dicembre 2021- Redazione Co.Te.Li 2021

CARI TIFOSI DI TUTTO IL CALCIO ITALIANO. FINO AD OGGI ABBIAMO LETTO ESCLUSIVAMENTE NOTIZIE PROVENIENTI PREVALENTEMENTE DAL MONDO SPORTIVO STRANIERO. ADESSO, È ARRIVATO IL TURNO DI UN CALCIATORE ITALIANO CHE GIOCA NEL NAPOLI, E NOI, SAPPIAMO BENE QUANTO IL TIFO PARTENOPEO SIA MOLTO AFFEZIONATO AI SUOI BENIAMINI.

E COSI, CI TROVIAMO A PARLARE DI…⤵️

LORENZO INSIGNE che tornerà in campo solo ad anno nuovo, dopo la sosta per le festività natalizie. Il capitano del Napoli, già alle prese con un problema al polpaccio che l’ha costretto a saltare le gare contro Atalanta e Milan, È INFATTI RISULTATO POSITIVO AL COVID DOPO LA TERZA DOSE DI VACCINO. “Il calciatore – fa sapere il Napoli – osserverà il periodo di isolamento presso il proprio domicilio”. 

È CHIARO IL MESSAGGIO? CREDO PROPRIO DI SÌ…ANCHE PER GLI STOLTI…CONOSCETE LAPALISSE?

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione [di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

di Marzia MC Chiocchi

Continua la narrazione di chi, seppur vaccinato, si positivizza al COVID ma nega a se stesso e agli altri che e’ colpa del siero. Ormai gli immunizzati all’anestesia delle proprie capacità cognitive, sanno solo giustificare ogni scelta scellerata con un cliché verbale imparato da chi, ha saputo ben lavorare sulla comunicazione di massa per indottrinare e convogliare la riflessione in un unico sterile pensiero. Inutile nascondersi dietro un dito…I VACCINATI SONO CONTAGIOSI!!!!! E di storie che convalidano questa affermazione, adesso, ne potrei raccontare tante! Altre, saranno ben trasmesse dai diretti interessati, pronti a diffondere la propria testimonianza.

E in queste ore non sono mancate le dichiarazioni di personaggi del mondo dello spettacolo, di politici e di coloro che, appartenendo a altri mondi “ruffiani”, si muovono come canne al vento, veleggiando senza coerenza laddove la politica chiama.

Settimo Nizzi, sindaco di Olbia

  • Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, è risultato positivo al Covid-19. Lo ha annunciato attraverso uno comunicato stampa diffuso nel primo pomeriggio di ieri. Queste le sue parole…”Sono risultato positivo ma sto bene, sicuramente anche grazie al fatto di aver effettuato il vaccino mesi fa” e ha proseguito “Spero di poter tornare quanto prima alle normali attività”.
    Mi chiedo…ma un primo cittadino, per di più medico com’è Lui, può rilasciare dichiarazioni così sconcertanti, tese a negare l’evidenza di una positività da cui ben si comprende che il “vaccino” non immunizza perché ha ben altre finalità?Anche alcuni virologi asserviti al potere hanno dovuto ammettere tutto ciò’! Ma Nizzi, come altre maschere mosse a dovere dal “burattinaio”, regista di questo assurdo teatrino, non poteva esimersi dal seguire il protocollo comunicativo del Regime!!!

A conferma di quanto scritto sopra, i titolari del Beer Grills di Senorbi (Sud Sardegna)) hanno avvisato i loro clienti che domenica scorsa alcune persone, MUNITE DI GREEN PASS, hanno riportato sintomi riconducibili al COVID, risultando poi positive al tampone. ERANO TUTTE VACCINATE!!! Per questo tutto il personale e’ stato sottoposto al test rapido. Il fatto ha comportato la chiusura del locale per qualche giorno.

Quanto accaduto si va a sommare ai numerosi casi di persone risultate positive dopo la doppia vaccinazione.

«Abbiamo dovuto chiudere, e, a nostre spese” – hanno affermato i titolari del locale “- “ci siamo sottoposti al controllo perché l’Ats non ci ha ancora contattato”- I clienti, arrivati domenica scorsa, erano suddivisi in due tavoli da sei, distanziati secondo i protocolli anti Covid», hanno spiegato, – «Nonostante avessero tutti il green pass tra loro c’era qualche positivo e ci siamo dovuti fermare, per una questione di coscienza e di buon cuore. Anche noi siamo tutti vaccinati”-.

Da rilevare che, nel corso gli ultimi mesi, stiamo assistendo a un’insolita epidemia di “malori improvvisi” in soggetti sani che si sono sottoposti al vaccino anti-Covid. Se avessimo una vaccino-vigilanza funzionante, si potrebbe analizzare davvero se, a seguito di episodi post vaccino simili (ad esempio febbre alta, dolori, ecc.), si susseguissero una serie di episodi gravi con una frequenza più alta rispetto a quella attesa. 

Ripercorrendo le tappe di questa dittatura sanitaria nascente, nell’aprile 2021, il generale Figliuolo dichiarava – “Obiettivo 500.000 dosi al giorno. Abbiamo riadeguato il Piano, il target non cambia, quindi noi dobbiamo arrivare a 500mila dosi a fine di ogni mese”. Ma e’ notizia di ieri, che ne sono state fatte solo 123.000 con appena 56.000 prime dosi.

RESISTIAMO! la campagna vaccinale non sta andando come loro vorrebbero, nonostante obblighi e ricatti sui nostri diritti