28 Febbraio 2023 – di Marzia MC Chiocchi
Prima di raccontare il REIKI attraverso la mia esperienza personale, vorrei fare una piccola premessa su come, all’inizio del mio percorso, ho imparato a considerare la mente REI ed il corpo KI, non come due entita’ contrapposte, ma come binomio di perfetta sintonia dell’essere umano, strumenti indispensabili e inseparabili per la conoscenza ed il raggiungimento dell’Amore Universale. Quando ho sentito il bisogno di avvicinarmi al Reiki, il primo ricordo affiorato alla mente e’ stato l’iscrizione che sul tempio di Delfi recita cosi “ Conosci te stesso e conoscerai l’Universo”.
Chi sceglie di praticare Reiki, dovra’ avvalersi anche di questo principio camminando sulla strada che porta alla guarigione spirituale, e che va oltre la scienza e la medicina tradizionali, con la quale, in molto casi, crea un’inaspettata quanto inattesa simbiosi. Chi pratica Reiki vive momenti di purificazione, paragonabili a quelli che gli antichi Greci chiamavano CATARSI, processo che seppero ben rappresentare nella forma più alta del Teatro classico.
REIKI e CATARSI, quindi, si sviluppano in ambiti diversi ma paralleli, dove il processo della conoscenza, ha come comuni denominatori, scarica emozionale, sfogo, liberazione, capacita’ di rigenerare lo spirito, riportandolo allo stato di purezza originaria. Cosi, Reiki e Catarsi, donano gli strumenti per comprendere gli aspetti piu’ profondi della propria realta’ psicologica ed esistenziale, con una differenza: il Reiki aiuta a recuperare quei preziosi flussi energetici che spesso lasciamo in letargo.
Entrando nello specifico, REI-KI, significa mente e corpo e rappresentano ciò di cui siamo composti. La sintonia con cui agiscono al momento della nascita si perde negli anni, contaminata da tutto cio’ che e’ materia, di piu’ facile reperibilita’ per l’uomo, sempre piu’ proiettato ad appagare bisogni e desideri di consumo a dispetto della cura dell’anima, richiedendo, questa, sacrificio e dedizione.
Vorrei rappresentare l’uomo come una pianta che, per crescere, ha bisogno di solide radici che affondino nella terra e che, se benigna, dara’ il giusto nutrimento al tronco rendendolo forte e resistente a tutte le intemperie a cui la natura lo esporra’. I rami e le foglie saranno tanto rigogliosi, quanto piu’ la pianta sara’ esposta al sole a ai flussi energetici vitali e positivi, esprimendo, cosi, cio’ che di sano o di malato, ha sviluppato nel corso della sua crescita. Anche l’Uomo, secondo me, e’ questo. E se gli errori o le cattive esperienze lo hanno travolto piegandolo fino a non riuscire piu’ a vedere la luce, niente sara’ perduto. Grazie al Reiki, finche’ avremo respiro, potremo cogliere tutte le occasioni di risalita. Ma dovremmo renderci conto che la strada sara’ una ripuda salita, fatta di sassi e ciottoli, su cui spesso inciamperemo.
Percorrendola, inizialmente, ci fara’ sentire tutto il peso della fatica e della sofferenza, ma, giorno dopo giorno, ci rendera’ più leggeri, e, guardandoci alle spalle, proveremo soddisfazione nel vedere quante piccole zavorre avremo lasciato dietro di noi. Più saranno i pesi accumulati, più grande la pena nell’iniziare il percorso di scarico, ma superando una ad una le difficoltà che incontreremo, ci avvicineremo al traguardo, seguendo una strada piu asfaltata e pulita. Solo cosi potremo sentirci liberi da tutto cio’ che e’ inutile, e a cui abbiamomdato importanza. Conquistando consapevolezza e coscienza di se’ e del mondo, non significa che i problemi spariranno dalla nuova vita. Chi piu’ chi meno, a seconda del proprio destino, ne avra’ sempre qualcuno, grande o piccolo da affrontare. Ma grazie al Reiki cambierà il modo di gestirli e di dominarli. Saremo NOI a decidere del loro futuro e non loro del nostro.
BISOGNO DI CAMBIAMENTO
Quando sentiamo la necessita’ di migliorarci? Quando ci rendiamo conto che la nostra vita ha bisogno di una svolta? Sono tanti i campanellini di allarme che ci fanno avvicinare al Reiki. Il piu’ evidente e’ il disagio emotivo che, nella maggioranza dei casi, si esprime attraverso il corpo, l’ansia, le sofferenze, le emozioni dolorose, che trovano frequentemente sfogo, nei piu comuni disturbi psicosomatici, resi manifesti da veri e propri disturbi fisici. Scambiati superficialmente come sintomi comunicurati, troppo spesso, con l’intervento esclusivo della medicina tradizionale, senza porre particolare attenzione, alla psiche che, spesso trasforma il tutto in una patologia reale. Il dolore e’ una preziosa informazioni e, usando indizio utile, una via per comprendere con precisione, quali sono i termini della problematica che, inizialmente, tendiamo ad ignorare. Se facciamo intervenire il Reiki, permettiamo, invece, ad un flusso positivo di energia, di scorrere nel nostro corpo, attraverso una delicata e rispettosa imposizione delle mani. Questa, progressivamente sciogliera’ il blocco energetico, facendo emergere, in modo chiaro, i problemi. Fara’ affiorare alla nostra mente, tutte le scelte possibili per arrivare alla loro soluzione. Purche’ consapevoli che, nostra fidata amica, non sara’ piu’ la fretta, catti a compagnia di vita e di pensiero, ma riflessione e meditazione.
NESSUN TIMORE VERSO IL REIKI
Il flusso energetico che attraversa il nostro corpo, porta cambiamento e presa di coscienza sulle problematiche e sui disagi, obbligandoci ad affrontare, con sacrificio e volonta’, tutte le variabili a sorpresa che incontriamo nel nostro cammino, e con cui dobbiamo necessariamente confrontarci per superare i blocchi emotivi. Con l’energia Reiki, emergono sequenze, aspetti, immagini del passato che sembravano superate, ma che, in realta’, avevamo piu” semplicemente rimosso per paura di vederle riflesse nello specchio della nostra quotidianita’. Parliamo di situazioni che ci hanno fatto e ci fanno soffrire, si cui, spesso, portamo fisicamente i segni. Reiki non e’ un farmaco che agisce sull’effetto del sintomo, ma, volendoci vedere chiaro, ricerca la causa del malessere e delle sue radici da potare. Se vogliamo guarire nell’anima prima, e nel corpo poi, dobbiamo prendere coscienza che la realta’ dinanzi a noi, non e’ sempre quella che crediamo di vedere, e che, troppo spesso, guardiamo solo con i 5 sensi, piuttosto che con il cuore. Reiki, con la sua energia, porta guarigione intesa come il compimento della nostra personalita’, ma prima di raggiungere la consapevolezza di cosa sia il benessere, occorre assaltare e scardinare il fortino delle abitudini dentro il quale ci sentiamo protetti, ma che in realta’ ci rende prigionieri di falsi equilibri. Per concludere con la mitologia greca cosi come ho iniziato, in troppi siamo affezionati al nostro Vaso di Pandora, custode di malesseri e disagi, che temiamo di aprire, per non fare emergere il caos della nostra vita, per non scoprire problemi rimasti a lungo nascosti, e che, una volta manifesti, non possiamo piu’ tornare a celare. Dovremmo imparare ad avere coraggio, per capire che, spezzare l’ipocrita tranquillita’, significa liberarsi di tutto il marcio. Da qui, non potremo fare altro che risalire.
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