12 Ottobre 2021
di Marzia MC Chiocchi
Quando ho deciso di recarmi insieme ad altri colleghi alla manifestazione del 9 ottobre in Piazza del Popolo a Roma, sapevo che sarebbe potuto accadere qualcosa che avrebbe “tentato” di sporcare ciò di meraviglioso e’ apparso davanti ai nostri occhi all’uscita della metropolitana…un fiume di gente come da tanti anni non avevamo più visto. Giovani e anziani uniti nell’unica e imprescindibile volontà di difendere la libertà e la democrazia di un Paese, a pochi passi dal baratro e dalla dittatura. Vedere quella piazza immensa e piena di italiani provenienti da ogni parte d’Italia mi ha fatto emozionare. Il Tricolore era ovunque, sbandierato e avvolto, come un mantello, sulle spalle delle persone sopratutto giovani, E’ stata questa l’immagine realmente patriottica che ha fatto comprendere quanto gli italiani consapevoli e risvegliati, abbiano capito l’importanza del momento storico e di quanto l’unione di un popolo sia determinante per il cambiamento! E’ stato anche motivo di maggiore orgoglio, considerando il fatto che, negli ultimi decenni, la Bandiera Tricolore veniva esposta o sventolata, solo in occasione di eventi sportivi e sopratutto calcistici. Adesso no! Ha ripreso il suo posto, quello che riassume i naturali DIRITTI DELL’UOMO, le aspirazioni di tutte le genti, la volontà di chi crede nella propria nazione volta al progresso, con leggi adeguate, senza divisioni, stessi doveri e stessi privilegi. A far da cornice ai migliaia presenti, l’INNO di MAMELI intonato con una coralità così partecipe da far venire i brividi!
Chi non ha trovato posto nella piazza ha riempito la scalinata che porta al Pincio e su su fino al Belvedere! Negare tutta questa “bellezza”, organizzata dal popolo civile, e’ solo da ipocriti! Ciò che e’ accaduto altrove fa parte di un’altra sceneggiatura, di cui i responsabili dovranno rispondere in altre sedi. Ma, a lanciare un messaggio di resilienza sono stati più i comuni cittadini partecipanti, che coloro che si sono avvicendati sul palco a urlare più che parlare, per la cui ragione si e’ capito poco o nulla di ciò che dicevano. Alcuni presidenti di comitati nati in questi mesi, che avrebbero dovuto mettere in campo azioni definite “epocali”, hanno cercato, senza ottenerla, visibilità’! Ma il carisma, la capacità di comunicare non si compra, si affina possedendola dalla nascita. E la vera e unica certezza e’ che gli intenti per cui eravamo lì erano ben chiari a tutti! E questo ci rincuora. La giornata del 9 ottobre, ha infatti dimostrato che non esistono più’ veri e propri leader che muovono le masse, ma sono le masse stesse a muoversi spontaneamente, mosse da quello spirito di sopravvivenza che nasce quando sentono un pericolo imminente! La gente, unita dalla voglia di libertà’, non ha avuto bisogno di comunicarsi strategie, ma, seguendo un filo invisibile, si e’ spostata compatta fino ad organizzare un sit in spontaneo in Piazzale Flaminio, punto di raccordo di una delle strade più transitate del centro, Via del Muro Torto sotto Villa Borghese. Un’azione che non ha sconvolto neppure gli automobilisti romani, notoriamente impazienti, che non hanno protestato, aspettando la fine della dimostrazione. Solo a sera abbiamo appreso di ciò che era accaduto un chilometro più avanti in Corso d’Italia alla sede della CGIL, fatto sul quale si sono sprecate le immagini che, anche ad un irriducibile negazionista, non possono passare inosservate. Troppi i lati oscuri su questo attacco, evidenziati da immagini che ritraggono possibili infiltrati nella manifestazione. Tra questi, un membro della Polizia di Stato. E poi, i moltissimi video e foto transitati su internet e i social che dimostrano che qualcosa di strano c’è stato! Ormai di questo Stato non ci fidiamo più’! E pur di andare contro il popolo, venderebbe la mamma, perché l’anima l’ha già liquidata da tempo! Calci e pugni contro un uomo indifeso mentre altri colleghi lo tenevano a terra, in centro idranti contro manifestanti pacifici! Per ora diciamo…vergognatevi, poi…il giorno della resa dei conti con il popolo e la vostra coscienza, arriverà’!
PRESENTI E ASSENTI
In queste ore di forte risveglio per il nostro Paese, non ho potuto fare a meno di meditare sugli accadimenti dell’anno e mezzo appena trascorso. Tolti i tre mesi di chiusura dell’Italia (non uso volutamente la parola inglese per rigetto, e per significato diverso rispetto all’utilizzo che ne e’ stato fatto) in cui la situazione del tutto nuova ha prodotto un effetto anestetico in molte persone, la massiccia presenza di avvocati, magistrati e giuristi al seguito, di cui in alcuni casi, non conoscevamo neppure l’esistenza, ci ha fatto sperare in una difesa a catenaccio dei nostri diritti. Proclami, video quotidiani sui social in qualità di motivatori e paladini della Giustizia, a volte con successo altre no, ci hanno fatto sperare riponendo, in loro, estrema fiducia. Ma così non e’ stato! Che non siano riusciti a far valere leggi del codice civile e penale per colpa di un progetto massonico più grande di loro, che sovverte qualsiasi diritto e buona causa, non lo mettiamo in dubbio, ma che da due mesi a questa parte, ALCUNI DI LORO siano spariti dalla circolazione senza proferir parola ci lascia non stupiti ma a dir poco perplessi! E così, il popolo a rischio, ha deciso di fare da se’, auto convocandosi nelle piazze di tutta Italia , per far sentire la propria voce! Cari avvocati…che dire? Alcuni di voi, sono stati avvistati più che sulle piazze italiane, su quelle svizzere o di confine a lottare contro il green pass! Mi domando… ma gli italiani vi fanno schifo? Qualche post qua e là, ma niente di più! E se li chiami per necessità evidente, visto il bilico in cui stiamo camminando, non rispondono più, ne’ a messaggi, ne’ a mail e figurarsi alle telefonate! Però…se devono essere intervistati da conduttori/giornalisti di fama, si fanno trovare! Cosa non si fa per un po’ di celebrità’!!! Altri avvocati stanno emergendo adesso sui social, in maniera sempre più’ evidente, ma anche in questo caso si lasciano trovare solo da chi vogliono loro! Tengo a precisare che, ciò che dico, non e’ frutto di opinione ma di CONSTATAZIONE VERIFICATA E PROVATA, SENZA VOLER FARE DI OGNI ERBA UN FASCIO! CHE SIA CHIARO! Mi pongo una domanda: non e’ che ad alcuni di questi e’ stato concesso qualche privilegio per non agire più come prima? Perché rilassarsi così, fa pensare!
Potremmo fare lo stesso discorso per QUEI MEDICI (ANCHE IN QUESTO CASO NON TUTTI) che si sono defilati prima dal giuramento di Ippocrate, e poi dalla loro coscienza (sempre che ne abbiano mai avuta una). All’indomani della notizia che il governo stava lavorando per l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per tutto il personale sanitario, non abbiamo assistito a forme consistenti di protesta, ma piuttosto tanta omologazione dei molti, ai protocolli ministeriali per la cura del COVID-19 (la famosa vigile attesa), sapendo benissimo che avrebbero solo peggiorato la situazione! I medici, quelli con la M maiuscola, hanno combattuto in solitudine, aiutando e guarendo chi ha scelto di curarsi a casa, sapendo che sarebbero andati sotto processo per mano dei loro stessi colleghi, oltre che dell’Ordine dei Medici. Così, la mancanza di lotta compatta di un settore, per paura di sospensioni o radiazioni, ha fatto sì che da un obbligo si passasse all’altro, fino a che il POPOLO ha deciso di fare barriera, facendo parte per se stesso. Plauso ai medici di Vera Scienza che non hanno mai abbandonato il campo di battaglia nonostante richiami e sospensioni. Sono coloro che non hanno mai cambiato atteggiamento e continuano a consigliare i loro pazienti, anche se non possono più visitarli ne’ prescrivere ricette. Gli altri, i codardi, si trincerano dietro il regime bulgaro, negando correlazioni tra vaccini ed eventi avversi, e non rilasciando le certificazioni di esenzione previste dalla legge, per chi non può’ iniettarsi il siero sperimentale. Questi ultimi sono i venduti, assoldati dalle case farmaceutiche, che per mesi e mesi hanno fatto da cassa di risonanza alle vaccinazioni.
In ultimo, non posso non rilevare l’assenza alla manifestazione dei camionisti, che per giorni attraverso il loro canale TELEGRAM, avevano raccontato, con meraviglia, la loro nuova forma di protesta on the road, rallentando il traffico autostradale per non far arrivare a destinazione, in tempi calcolati, le merci! Li aspettavamo nell’URBE ma…neppure un cartello a rappresentarli! NO COMMENT!
FINE PRIMA PARTE. LA SECONDA E ULTIMA FRA DUE GIORNI
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
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