13 Gennaio 2022 – Redazione (Fonte: LaPekoranera)
La Procura di Como sta inviando decine di richieste archiviazione ‘fotocopia’ alle case di riposo accusate di omicidio colposo ed epidemia colposa per le centinaia di ospiti deceduti durante la prima ondata
Non si può dire se le case di riposo siano o meno colpevoli della morte di decine di anziani durante la pandemia considerando che “il loro decesso non può essere direttamente correlabile con certezza assoluto al virus” perché “erano tutti di età avanzata e presentavano patologie gravi”.
Decine di archiviazioni tutte uguali
Lo scrive la Procura di Como in una delle decine di richieste di archiviazione ‘fotocopia’ per le morti nelle Rsa della provincia durante la prima ondata. Il caso specifico è quello di un uomo ospite di una di queste strutture deceduto il 18 aprile 2020 all’ospedale Valduce dove era stato ricoverato con la febbre e altri sintomi riconducibili al Covid.
In quel mese si erano registrati 23 pazienti morti rispetto a 1 e 3 nello stesso mese degli anni precedenti e 35 ospiti su 105 erano risultati positivi.
La Procura scagiona la Rsa da entrambi i reati che erano stati ipotizzati. “Difficilmente appare dimostrabile una ‘colpa di organizzazione’ da parte della struttura – si legge a proposito dell’ipotesi di omicidio colposo – perché il loro decesso non può essere direttamente correlabile con certezza assoluta al virus, in ragione delle preesistenti condizioni di decadimento dovute all’età e di salute; la compresenza di più fattori non permette di ricondurre le cause della morte al solo contagio”.
Inoltre, “assume rilevanza la condizione di eccezionalità generata dall’epidemia globale” che ha portato a un “susseguirsi di prescrizioni provenienti da differenti autorità spesso a brevissima distanza tra loro proprio nel tentativo di migliorare le direttive precedentemente impartite e di far fronte alle carenze di personale sanitario specializzato da dedicare all’emergenza, attrezzature e dispositivi di protezione”.
Non c’è il reato di epidemia colposa
Quanto all’ipotesi di epidemia colposa, il ragionamento è quello già letto in analoghe archiviazioni in tutta Italia. Poiché questo è un tipo di reato in cui la giurisprudenza dice con costanza da anni che “non è configurabile la responsabilità a titolo di omissione” non si possono configurare delle responsabilità delle rsa nel non avere posto in essere atti che invece avrebbero dovuto compiere.
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