12 Febbraio 2022 – Redazione
da LaPressa – Buonasera, sono una mamma avvilita. Ho letto i vostri articoli di testimonianze di persone con reazioni avverse da vaccino Covid. Vi racconto la mia. Mio figlio ha 13 anni. Ha fatto la seconda dose Pfizer verso fine agosto, nelle 12 ore successive ha sviluppato linfonodi reattivi del collo, irrigiditi e gonfi, afte nel cavo orale e diarrea. A settembre ho contattato la pediatra che mi ha prescritto esami del sangue e delle feci: mio figlio perde improvvisamente 7 chili.Naturalmente la pediatra subito smentisce correlazione con la seconda dose.
Ritiro gli esami dopo una settimana e riportano Sideremia molto bassa, a 16, Pcr alterato e sangue occulto nelle feci. Segue ricovero in ospedale, endoscopia e gastroscopia: a mio figlio viene diagnosticato il morbo di Crohn. Vengono prescritti due mesi di sola nutrizione biologica, senza l’aiuto iniziale della dispensa Asl. Ormai avviliti emotivamente ed economicamente, fortunatamente, riesce a rimettere peso, 900 grammi a settimana. Intanto arriviamo a gennaio: integriamo gli alimenti gradualmente, senza mai staccare l’apporto del biologico, mesalazina, punture di reumaflex, vitamine, probiotici, ma il Crohn si riacutizza. Eseguiamo un’eco addominale: le aftosi intestinali e le lesioni sono ancora lì.
Ci viene chiesto di fare una risonanza che abbiamo prenotato ma purtroppo il ragazzo da lunedì ha il Covid.Conclusione il vaccino è servito a renderlo un invalido. Non abbiamo nessuna familiarità alla malattia: il vaccino lo ha ‘slatentizzato’, questo quello che qualche medico ha avuto il coraggio di dirmi, ma non di dichiararlo. Ho fatto segnalazione alla farmacovigilanza, ma per ora tutto tace. Potevamo tenere fuori da questa sperimentazione bambini e ragazzi? Ho tre dosi per poter lavorare, ma scusatemi ora non ci credo più. Ho paura per mio figlio, chissà se ritornerà mai a fare una vita normale.