di Tiziana de Felice ( medico-anestesista)
È vero che l’UE sta vagliando 5 terapie entro ottobre, MA NON SONO QUELLE DI CUI CONOSCIAMO IL BENEFICIO (idrossiclorochina, cortisone, eparina, ivermectina, fans ) usate per le terapie domiciliari dal gruppo omonimo, e da tanti altri (tipo me) che hanno dato risultati verificati nella clinica, direttamente nella prima fase critica dell’epidemia.
Al contrario abbiamo un immuno soppressore e 4 anticorpi monoclonali.
Dove sta l’inghippo?
Vi ricordate nelle prime fasi dell’emergenza quando demonizzavano la terapia del plasma? Nelle prime fasi di un’epidemia è un arma vincente in quanto il plasma di pazienti guariti contiene gli anticorpi neutralizzanti per un virus che non ha ancora avuto il tempo di trasformarsi in ceppi troppo diversi e quindi poco affini agli anticorpi dei donatori. È proprio una terapia di emergenza che va usata nell’immediatezza dello scoppio dell’epidemia. Finita l’emergenza hanno cominciato, già lo scorso anno, a proporre gli anticorpi monoclonali contro Sars-CoV-2 come efficaci, e le aziende hanno cominciato a produrli su grande scala. Quegli anticorpi che ci propongono non sono niente di più che anticorpi prodotti da linfociti selezionati per produrre anticorpi specifici contro la spike di Wuhan 1. Anche perché hanno cominciato la produzione più di un anno fa e allo stato attuale il virus è mutato da allora in più di un milione di varianti. Questi linfociti vengono fatti proliferare in vitro per clonazione della cellula selezionata, da qui il nome monoclonali.
Ma quegli anticorpi sono del tutto simili agli anticorpi prodotti tramite vaccino che esprime l’antigene ( spike ) del ceppo originale che ad oggi non esiste più.
Quindi, il problema del potenziamento di malattia dipendente da anticorpi non neutralizzanti per le varianti attualmente circolanti vale sia per il vaccino sia per gli anticorpi monoclonali.
Non solo sono costosi ma sono pericolosi tanto quanto i vaccini.
Se un soggetto viene ospedalizzato, risulta positivo e non ha ricevuto il vaccino, dal momento in cui venisse trattato con quegli anticorpi, che per la variante con cui si è infettato non sono neutralizzanti perché specifici per il ceppo originale, andrebbe incontro ad ADE ( intensificazione dell’infezione anticorpo-mediata) andando incontro a guai molto seri.
Purtoppo ad oggi nessuno sta parlando del fatto che ADE possa essere innescata anche attraverso gli anticorpi monoclonali. Infatti risultano del tutto affini a quelli prodotti dalle cellule che hanno ricevuto il siero genico.
Quindi occhio ai facili entusiasmi.
Ribadisco il concetto già altre volte espresso.
La patologia da Covid 19 è sovrapponibile a quella di qualunque altra influenza del passato (anche con stigma pandemici).
VA SOLO CURATA, CURATA BENE, CURATA PRECOCEMENTE E CON 5 FARMACI A COSTO MINIMO E CON MINIMI E BEN GESTIBILI EFFETTI COLLATERALI.
TUTTO IL RESTO È….GIOIA.
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.In.), di cui fa parte anche Catania CreAttiva, e che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui Mercurius5 ed “Il Re è Nudo” , supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
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