SENTENZA EPOCALE!!! Il Giudice del tribunale penale di Pisa ha stabilito che lo stato di emergenza, già durante il Governo Conte, era illegittimo e non poteva comunque essere rinnovato. E, in ogni caso, tutti i provvedimenti emessi per la gestione dell’emergenza COVID-19 sono illegittimi! Tutte le restrizioni devono essere tolte con la fine dell’emergenza!!! Sospesi e compressi i diritti fondamentali dell’uomo (artt. 13, 16, 17, 19, 34, 36, 41), il “nucleo duro” della Costituzione, che non sono revisionabili nemmeno con la Revisione della Costituzione!! I padri costituenti non accolsero la proposta di introdurre…!!
Il governo Draghi ha stabilito una nuova proroga dello stato di emergenza per l’emergenza Covid in Italia.
Come previsto, è arrivata la proroga dello stato di emergenzaCovid in Italia.
Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi e del Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli. Su proposta del premier e del Ministro della Salute Speranza, il Cdm ha approvato un decreto-legge che prevede la proroga dello stato di emergenza nazionale e delle misure per il contenimento dell’epidemia.
Proroga stato di emergenza, fino a quando
Lo stato di emergenza dunque non finisce il 31 dicembre 2021, ma va avanti fino al 31 marzo 2022 ⤵️⤵️⤵️
Per effetto del provvedimento, sono anche prorogati i poteri derivanti dallo stato di emergenza al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, e viene anche prorogata la struttura del Commissario straordinario generale Figliuolo per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza.
Cosa cambia per il green pass
Attenzione al green pass, perché così cambia tutto: il certificato verde Covid che avrebbe dovuto restare in vigore solo fino al 15 gennaio, viene prorogato anch’esso fino al 31 marzo 2022.
Stesso discorso per il super green pass, secondo le regole attualmente in vigore. A SEGUIRE LE RISPOSTE AI DUBBI PIÙ FREQUENTI ⤵️⤵️⤵️
Il decreto stabilisce infatti l’estensione della norma secondo cui il green pass rafforzato debba essere utilizzato anche in zona bianca per lo svolgimento delle attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla.
Cosa cambia per i tamponi
Prorogaal 31 marzo anche per i testantigenici rapidi gratuiti e a prezzi calmierati.
Cosa cambia per lo smart working
Con il nuovi decreto viene rinnovata anche la procedura semplificata per accedere allo smart working nelle aziende private, e il lavoro agile per le persone fragili.
Cosa cambia per gli ingressi in Italia
Arriva infine una stretta per chi arriva dall’estero, con l’Unione europea che ricorda comunque che le restrizioni devono essere giustificate.
Chi non è vaccinato per entrare in Italia dovrà sottoporsi a una quarantena di 5 giorni e dovrà effettuare un test antigenico entro 24 ore o molecolare entro 48 ore dall’arrivo.
Chi è vaccinato non avrà l’obbligo di quarantena ma solo di test. Queste regole sono in vigore fino al 31 gennaio 2022 (qui tutte le nuove regole per entrare in Italia, tra tamponi e quarantena).
Cosa cambia per le mascherine
Nessun obbligo di mascherine all’aperto invece. Nessuna misura, spiegano fonti di Palazzo Chigi, è stata approvata in merito dal Consiglio dei Ministri che ha varato la proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022.
Tuttavia, si allunga l’elenco delle città che attraverso un’ordinanza specifica hanno imposto l’obbligo di indossare la mascherina nel centro cittadino e nei luoghi più affollati e con assembramenti. Misure valide ad esempio in alcune aree di Milano, Torino, Bergamo, Bologna, Padova, Aosta e Venezia.
Riassumendo, dunque, vengono prorogati al 31 marzo 2022:
stato di emergenza
green pass e super green pass
prezzi calmierati per i tamponi rapidi
stretta su ingressi in Italia dall’estero.
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]