07 Marzo 2023 – Redazione

I nostri ricordi sono spesso labili, al punto da non farci ricordare eventi e fatti di cronaca importanti, che dovrebbero segnare le coscienze. Quello di cui parleremo oggi è il presunto suicidio di un dirigente della Banca Monte dei paschi di Siena, dalla cui misteriosa morte sono passati dieci anni. Mi riferisco a Davide Rossi, incaricato della comunicazione dell’Istituto Bancario, che il 6 marzo 2013 è caduto dalla finestra del suo ufficio, a Siena. Una vicenda controversa, al centro di varie indagini, che vede la famiglia, convinta che non si sia trattato di un suicidio, e ancora in prima linea nella ricerca della verità e della giustizia.

Per me il 6 marzo è tutti i giorni. Lo vivo ogni giorno come se fosse ieri. Ma il fatto che siano passati 10 anni ci fa riflettere”, ha detto all’Adnkronos la vedova di David Rossi, Antonella Tognazzi.

Ieri sera la famiglia si è ritrovata alle 19 in piazza Salimbeni a Siena, in una commemorazione pubblica per “i dieci anni senza David, senza verità, senza giustizia”. L’iniziativa, spiegano i familiari di Rossi, è stata organizzata “perché non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo tenere alta l’attenzione, anche in costituzione di una nuova Commissione d’inchiesta, che ci auguriamo arrivi a sondare tutto ciò che è ancora da verificare e scoprire”.

Dopo la Commissione parlamentare d’inchiesta istituita nella scorsa legislatura e presieduta da Pierantonio Zanettini, il 20 marzo inizierà alla Camera la discussione per istituire una nuova commissione d’inchiesta sul caso, che potrebbe ricevere il via libera intorno al 24  Confido nella buona volontà dei nuovi iscritti che dovranno ricominciare, e spero che siano persone motivate a fare chiarezza a vantaggio di tutti. Mi auguro che, seguendo le orme della precedente Commissione, emergano nuovi elementi”, sottolinea Antonella Tognazzi.

Il nostro obiettivo è sempre stato quello di chiedere la riapertura delle indagini con un fascicolo che mostri la giusta motivazione, cioè per omicidio”, ha detto ancora la vedova di Davide Rossi.

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TUTTO QUELLO CHE ANCORA NON SAPEVAMO NEL LIBRO DI  DAVIDE VECCHI – (A SEGUIRE IL COMMENTO DI PETER GOMEZ)

Dalle indagini “farsa” dei pm ai festini hard con politici e magistrati alle rivelazioni della commissione parlamentare d’inchiesta.
 
Un giallo incalzante che comincia nei giorni precedenti la morte di David Rossi e arriva fino a oggi, con documenti, perizie e testimonianze inedite.
 La nuova inchiesta del giornalista che ha seguito il caso fin dall’inizio, rivelando le mail inviate dal manager all’amministratore delegato di Monte dei Paschi poco prima di morire.
 
Sesso, sangue, politica e pm: sembra un romanzo ma è tutto vero. Davide Vecchi va ringraziato per averci riconciliato
con il grande giornalismo d’inchiesta.

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ECCO, IN SINTESI, IL CONTENUTO DEL LIBRO 

È stato suicidio. Una verità sottoscritta prima ancora di essere accertata. Da qui una sequela inverosimile di omissioni, leggerezze, errori madornali nel corso delle prime indagini, quelle che avrebbero dovuto congelare la scena, rilevare tracce e presenze sospette una sera piovosa del 6 marzo 2013 a Siena. Invece gli inquirenti, secondo quanto sta emergendo dai lavori della commissione parlamentare d’inchiesta insediatasi nel luglio del 2021, avrebbero manomesso ogni indizio apparente e silenziato ogni possibile prova. Perché? Cosa c’era da nascondere?
Che cosa li spaventava di quell’evento tragico sopraggiunto al culmine di una bufera finanziaria e politica che aveva travolto la banca più antica del mondo e con essa la ricca e sonnolenta città che da secoli con lei prosperava?
C’è voluta tutta l’ostinazione dei famigliari del manager e dei loro avvocati, e la tenacia dei giornalisti che fin dal principio hanno scavato nella montagna di sabbia gettata sopra questo caso, per pervenire a un barlume di verità. Ha fatto più la commissione in pochi mesi che due procure e tre diverse inchieste in quasi nove anni. Davide Vecchi è stato uno dei primi giornalisti a investigare su quella morte sospetta,
per il suo lavoro ha subito un processo, insieme alla moglie di Rossi, Antonella Tognazzi.
In questo libro racconta tutto quello che ancora non sapevamo sulla vicenda e che è trapelato solo negli ultimi mesi grazie a nuove testimonianze, perizie e documenti inediti. Ciò che emerge dalla sua ricostruzione puntuale, e in molti passaggi sconcertante, è che solo riaprendo il caso con l’ipotesi di omicidio si potrà evitare che quello sulla morte di David Rossi diventi l’ennesimo mistero italiano irrisolto.

FONTE: https://www.chiarelettere.it/libro/la-verita-sul-caso-david-rossi-davide-vecchi-9788832965612.html

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