La Serbia ha deciso di annullare tutti i permessi concessi alla multinazionale mineraria anglo-australiana Rio Tinto Group relativi al progetto Jadar per l’estrazione di litio nella zona sud-ovest del paese balcanico. Una decisione a sorpresa della premier serba, Ana Brnabic, arrivata il 20 gennaio, qualche giorno dopo il ritorno forzato del tennista serbo Novak Djokovic, numero uno del mondo, espulso dall’Australia perchè non vaccinato e per questo escluso e escluso dall’Open di Melbourne. Rio Tinto ha investito 450 milioni di euro. Lo scrive www.italiaoggi.it
L’attività estrattiva della miniera serba di Rio Tinto sarebbe cominciata nel 2026, secondo il programma, con l’ambizione per il gruppo di diventare il maggiore fornitore d’Europa di questo minerale indispensabile per la realizzazione delle batterie delle automobili elettriche. Il gigante minerario contava di estrarre 58 mila tonnellate di carbonato di litio all’anno che avrebbero permesso di realizzare batterie per equipaggiare oltre un milione di vetture elettriche del continente europeo che deve, per ora, attuare la propria transizione ecologica con il litio proveniente dall’America latina e dall’Australia.
Il progetto della miniera di Rio Tinto era molto contestato dalla popolazione per motivi ambientali. Le proteste si stavano moltiplicando proprio a ridosso delle elezioni del 3 aprile. Così, la premier ha scelto di cancellare il progetto di Rio Tinto, un investimento pianificato da oltre 15 anni che avrebbe fruttato 600 milioni di euro l’anno.
Cara Australia, pensavo di dominare il mondo con la tua arroganza. Ora incarta e porta a casa!
Tutti i tennisti attualmente partecipanti al torneo di tennis professionistico sono stati completamente vaccinati. Il numero 22 del mondo è stato però visto lasciare il campo e abbandonare il suo match mentre si teneva il petto con difficoltà respiratorie in un match ATP. Nikoloz Basilashvili ha detto alla sua squadra che “ogni tiro mi manca il fiato”.
Colin Fleming, un commentatore di Stan Sport , ha descritto i sintomi di Basilashvili come “molto preoccupanti” e ha aggiunto: “Se senti di non poter fare alcun tipo di respiro profondo a questo livello e con questa intensità, questo è un problema”.
Il sito web di tennis OpenCourt ha affermato che Basilashvili “potrebbe essersi ripreso da Covid”, ma non è stato possibile verificarlo. “[Lui] ha detto all’allenatore che aveva il Covid ’10 giorni fa’”, ha detto l’outlet sui social media.
Il suo contendente Stefanos Tsitsipas ha invece accusato il caldo, non il Covid, per l’abbandono di Basilashvili in un’intervista a Tennis World USA : “A volte fa un po’ troppo caldo. Si potrebbe friggere un uovo in campo, ma siamo pronti per le partite difficili e anche per le emozioni”. Chiaramente il caldo non aveva infastidito altri giocatori e alcuni avevano addirittura accolto con favore le condizioni meteorologiche di Melbourne.
Dalila Jakupovic, che è stata costretta a ritirarsi dalla sua partita dopo essere caduta a terra, ha detto al notiziario The Western Australian : “Avevo davvero paura di crollare. Ecco perché sono andato sul pavimento perché non potevo più camminare. Non ho l’asma e non ho mai avuto problemi respiratori. In realtà mi piace il calore. Il fisio è tornato e ho pensato che sarebbe stato meglio. Ma i punti erano un po’ più lunghi e non riuscivo più a respirare e sono semplicemente caduto a terra”.
Nick Kyrgios , il giocatore numero 93 al mondo, ha sofferto di problemi respiratori al mattino e si è ritirato dalla partita sei ore prima del dovuto.
Anche Bernard Tomic ha dovuto prendere una pausa medica dopo aver lamentato difficoltà respiratorie durante le prime fasi del secondo set, ma è riuscito a tenere duro. “Non entra aria. Mi sto stancando così facilmente”, si è sentito dire Tomic al personale medico. “Qualcun altro si lamenta oggi?” voleva sapere. “No, è andato tutto bene”, ha detto il medico.
Gli organizzatori in preda al panico degli Australian Open ora incolpano la scarsa ” qualità dell’aria ” che sembra prendere di mira solo alcuni giocatori. La qualità dell’aria di Melbourne è classificata come “buona” dagli standard internazionali.
AUSTRALIA; LA TUA CATTIVERIA TI SEPPELLIRÀ!!!!!!
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L’annuncio che molti aspettavano è arrivato. IL Campione di tennis Novak Djokovic parteciperà agli Australian Open. È stato lo stesso numero uno al mondo a chiudere il tormentone relativo alla sua presenza nel primo Slam stagionale. Nole, infatti, ha avuto una speciale esenzione da parte degli organizzatori e dunque potrà giocare sul cemento australiano pur non avendo mai dichiarato di essersi vaccinato contro il Covid. Un situazione che sicuramente farà discutere, e che speriamo svegli i dormienti.
Il dado dunque è tratto. Novak Djokovic si mostra in partenza, all’aeroporto, con tutti i suoi borsoni. La destinazione è l’Australia dove potrà partecipare agli Australian Open, torneo che ha vinto 9 volte e di cui è campione in carica. Il serbo ha annunciato che il tutto è stato possibile grazie ad uno speciale lasciapassare garantitogli dagli organizzatori dello Slam: “Buon anno a tutti! Vi auguro tutta la salute, l’amore e la felicità in ogni momento presente e che voi possiate provare amore e rispetto verso tutti gli esseri su questo meraviglioso pianeta. Ho passato del tempo fantastico con i miei cari durante le vacanze e oggi vado in Australia con un permesso di esenzione. Andiamo 2022!!!”.
Ogni atleta che arriva in Australia deve essere vaccinato, e mostrarne le prove anche attraverso le certificazioni. Djokovic dal canto suo non ha mai voluto svelare il suo status vaccinale, e dunque non ha mai dichiarato di essersi vaccinato. Una situazione che sulla carta dunque gli avrebbe impedito di difendere il titolo, se non fosse arrivata questa speciale esenzione che lo rimette in gioco. Non mancheranno le polemiche per questo “compromesso”, anche alla luce delle dichiarazioni del tennista (e di suo padre) che non ha mai preso posizione sul vaccino.