“Farmaci che si sono rivelati un mezzo fallimento”. Armando Siri non usa tanti giri di parole nell’esprimere il suo dissenso sull’ipotesi di obbligo vaccinale che si sta scatenando nelle ultime ore prima del Consiglio dei ministri in programma domani 5 gennaio. Il senatore della Lega ci va giù pesante: “Ma di quale vaccino parliamo?Perché i vaccini si fanno una volta nella vita, al massimo un richiamo e la questione siconclude lì. Qui si parla di un farmaco da inoculare ogni 4/5 mesi che non fornisce immunità sterilizzante e non garantisce lo stop completo allo sviluppo sintomatico. Abbiamo assistito ad una comunicazione in cui si è detto tutto e il contrario di tutto. Ma vi pare una cosa seria? Siamo in una totale paranoia collettiva agevolata da un mix di istituzioni disorientate e sciacallaggio mediatico.Tutto spalmato su un letto di ignoranza e suburbanesimo culturale spacciato per scienza. Individuiipocondriaci e sociopatici vengono elevati a status di cittadino modello.Manca totalmente la trebisonda”.
Il medicinale, pseudo vaccino, che si sta utilizzando andrebbe somministrato solo ad anziani e fragili nella speranza che il rapporto rischio/beneficio propenda per quest’ultimo mentre tutti gli altri si dovrebbero curare come è sempre stato invece di andare in paranoia facendo la fila per un tampone anche senza avere sintomi. I sieri a disposizione non hanno concluso la fase sperimentale, quindi non possono essere oggetto di obbligo. Poi per carità essendo stato fatto a pezzi lo stato di diritto tutto può essere. Ma io sicuramente non sono favorevole.Sono sempre stato e continuo ad essere per la libertà di scelta terapeutica. Tra l’altro mi pare che al punto in cui siamo, questi farmaci si siano rivelati un mezzo fallimento. Se dopo un anno, dopo aver somministrato 112 milioni di dosi siamo ancora ridotti così, abbiamo la conferma che la malattia è mentale non virale”.
Pubblichiamo la traduzione a cura del team traduttori C.Li.Va. Toscana di un interessante studio pubblicato su science direct sulle possibili integrazioni nel genoma umano dei vaccini covid19 (sia a vettore virale come Astrazeneca che a mRNA come Pfizer e Moderna).
Trovate la traduzione in italiano a questo link ⤵️⤵️⤵️
Nello studio si afferma che la sicurezza dei vaccini si basa “sull’affermazione NON DIMOSTRATA che questi vettori sono sicuri perché il DNA di adenovirus “non si integrerebbe” nei genomi delle cellule riceventi”
Lo studio è molto tecnico e sicuramente interessante ma quello che preoccupa sono soprattutto le conclusioni che non danno certezze sulla non pericolosità di DNA vettore o RNA Sars-Cov-2:
“Questa breve recensione è stata presentata qui per facilitare una discussione indipendente e più equilibrata sui potenziali rischi dovuti alla presenza di DNA vettore adenovirus (AstraZeneca, Johnson & Johnson, Sputnik V e altri) o RNA SARS-CoV-2 (BioNTech/Pfizer, Moderna) nei vaccini che dovrebbero proteggere dal Covid-19.”
I ricercatori pur ricordando che “le iniezioni di vaccini basati su vettori nel muscolo deltoide umano sono una questione diversa dai rari eventi casuali che portano a eventi di ricombinazione tra DNA estraneo e umano nei sistemi sperimentali” lasciano aperta ogni possibilità in quanto “al momento non è possibile valutare realisticamente né il tipo né la frequenza delle conseguenze di eventi di integrazione di vettori rari.”
Come sempre ribadito, infatti, il consenso informato alla vaccinazione dovrebbe valutare tutti i possibili rischi, specialmente quelli che non possono essere misurati dato il carattere sperimentale di questo tipo di vaccini:
“Le informazioni presentate in questa recensione aiuteranno i futuri vaccinati a valutare una valutazione del rischio rispetto al beneficio, vale a dire gli eventi di integrazione del vettore adenovirus o del DNA della trascrizione inversa dell’RNA SARS-CoV-2 a bassa frequenza rispetto, si spera, all’elevata efficacia e protezione del vaccino.”
Sottolineiamo ancora una volta come a fronte di una certezza assoluta del pensiero unico dato da politici, giornalisti e influencer il mondo scientifico non abbia certezze ma in numerosi studi come questo si lascia aperte possibilità ad oggi non valutabili.
Questi elementi dovrebbero essere a nostro giudizio un elemento cardine nella valutazione rischio – beneficio della vaccinazione, assistiamo invece a una vaccinazione di massa, snaturando il consenso informato e il principio di precauzione che dovrebbero fondare la buona pratica della medicina moderna.
CLICCANDO SUL LINK ORIGINALE POTRETE LEGGERE INTEGRALMENTE LO STUDIO SCIRNTIFICO ⤵️⤵️⤵️
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.) che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
Secondo il professore Massimo Galli sarebbe cosa buona e giusta utilizzare le mascherine durante le festività natalizie, e sempre secondo lui, sarebbe necessario anche il distanziamento e non solo. Sul non solo, l’esimio Prof., dovrà spiegarci il meglio il suo intendere tertoristico!
Intervistato sui comportamenti da tenere durante le festività natalizie, il professor Galli, ex primario del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha spiegato: “In famiglia a Natale bisognerà stare molto attenti: quando si incontreranno ragazzi in età scolare o bambini più piccoli con i nonni più fragili ed esposti al virus, anche se vaccinati, il rischio aumenta. Esiste una quota di vaccinati che, per varie ragioni, non ha risposto adeguatamente al siero e che rischia, quando il virus circola di più, e rischia soprattutto a causa di chi non si è vaccinato”.
“Ecco perchè, vista la situazione attuale ancora di non sicurezza, durante le festività natalizie, sarebbe opportuno usare le mascherine finché si può. E a tavola distanziarsi e non impiegare le stesse posate e gli stessi bicchieri”.E ancora:“Arieggiare le stanze, evitare di abbracciarsi, controllare con un tampone chi sembra avere anche un solo e semplice raffreddore. Ricordiamoci che siamo ancora in mezzo a una pandemia e che bisogna stare attenti anche se siamo vaccinati”.
MASSIMO GALLI E LE REGOLE PER IL NATALE: “I VACCINI SONO EFFICACI MA…”
Quindi il medico ha osservato che: “I vaccini attenuano le conseguenze e ci permettono di fare una vita quasi normale, ci proteggono realmente ma per venirne veramente a capo dobbiamo vaccinare tutto il mondo”. Massimo Galli ha affrontato anche la questione Omicron, l’ultima variante del ceppo originario del covid, scoperta meno di un mese fa in Sud Africa.
“Il virus continua a cambiare più di quanto atteso – ha commentato a riguardo il noto virologo –
ERGO: BUGIA DOPO BUGIA SI FINISCE SEMPRE PER DIRE…LA VERITÀ
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Sono ormai settimane che, sull’onda dell’approvazione da parte della FDA e dell’EMA del vaccino Pfizer per i bambini dai 5 agli 11 anni – a cui è seguita l’approvazione, fin troppo scontata, dell’AIFA – che ci sentiamo dire dalle istituzioni italiane (AIFA e ISS in primis) che «c’è un chiaro aumento del numero di contagi» in quella fascia d’età e che, anche nei bambini piccolissimi, il Covid «può avere conseguenze gravi, che possono richiedere il ricovero in terapia intensiva». Da qui la LORO necessità di procedere il prima possibile alla vaccinazione di massa dei bambini dai 5 anni in su, per poi estendere la vaccinazione anche ai piccoli sotto ai 5 anni.
A sentire certe parole, qualunque genitore, comincerà a credere veramente che il virus abbia iniziato a prendere sotto scacco anche i bambini.
Ma di che numeri parliamo esattamente? La risposta la troviamo nell’ultimo bollettino dell’ISS del 24 novembre, da cui apprendiamo (p. 12) che nelle ultime settimane si è evidenziata «un’impennata» – testuali parole– del tasso di ospedalizzazione nei bambini sotto ai tre anni, che è passato da 1 (un) ricovero per 100.000 abitanti a… «poco sopra i 2 [due] ricoveri per 100.000 abitanti». Nelle altre fasce d’età – 3-6 e 6-11 anni -, apprendiamo sempre dall’ISS, il tasso di ospedalizzazione è invece rimasto stabile a circa… 1 (un) ricovero per 100.000 abitanti (vedi la figura 1).
Sempre dall’ISS apprendiamo, tra l’altro, che nella fascia d’età 0-19 anni, tra i pazienti attualmente positivi, solo lo 0,20 per cento circa presenta uno stato clinico «severo», mentre nessuno dei pazienti presenta uno stato clinico «critico» (figura 2).
In definitiva, il numero di bambini ospedalizzati sotto gli 11 anni è talmente basso che nel conteggio generale delle ospedalizzazioni dell’ISS quella fascia d’età non viene neanche calcolata: come si può vedere nella figura 3, la prima fascia d’età che viene presa in considerazione è quella che va da 12 ai 39 anni, che comunque negli ultimi 30 giorni ha registrato un totale di 23 ricoveri in terapia intensiva e 8 decessi.
E PER QUANTO RIGUARDA LA SITUAZIONE PREGRESSA? È sempre l’ISS (figura 4) a farci sapere che dall’inizio della pandemia ad oggi si è registrato, nella fascia d’età dai 6 agli 11 anni, un totale di 14 decessi (quasi tutti con patologie pregresse molto gravi), pari a un tasso di letalità – ovverosia ad una probabilità di morire in caso di contagio – pari all’incirca allo 0,004 per cento.
Possiamo presumere che oggi il rischio sia ancora più basso considerando che molti bambini avranno già contratto il Covid in maniera asintomatica e avranno dunque sviluppato un’immunità naturale al virus.
PERCHÉ PUNTARE, QUINDI, SULLA VACCINAZIONE DEI BAMBINI? I dati presentati, secondo voi, sono sufficienti a giustificare la campagna invasiva, ossessiva sui rischi che il Covid comporterebbe per i bambini?
Purtroppo il sistema politico-mediatico ha capito che il martellamento quotidiano, basato sulla comunicazione del terrore, è la chiave di volta per convincere i cittadini ad accettare un’enclave di governanti satanassi, che ha fatto della manipolazione e della bugia il fulcro della loro politica. Non finiremo mai di invitare le persone ad allontanarsi dalla comunicazione di regime. Rifiutiamo tutto ciò che è imposto, e torniamo ad avere una sana opinione informata, tesa ad un dibattito sereno e trasparente.
APRITE GLI OCCHI!!!
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18 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: di Giuseppe Carlo Carisio ( Gospanews)
Quando circa due settimane fa negli USA la Food and Drug Administration l’autorizzazione all’uso di emergenza del vaccino antiCovid Comirnaty di Pfizer-Biontech anche per i bambini dai 5 agli 11 anni (in precedenza era già stato approvato per gli adolescenti tra 12 e 15) i media di mainstream si sono aggrappati a quel 90,7 % di efficacia per decantare la bontà della decisione.
Quelli di contro-informazione, invece, tra cui va il quotidiano Il Tempo, si sono concentrati sui pareri dei medici scettici del Comitato Consultivo FDA ma quasi nessuno è andato a leggere il documento ufficiale fornito dalla Pfizer inc – la multinazionale americana che produce il siero genico con la tedesca Biontech ma è pure partner della londinese GSK, un’altra famosa Big Pharma di vaccini – per poter ottenere quell’autorizzazione (Emergency Use Authorization).
Nelle 82 pagine del dossier da noi reperito c’è un’affermazione davvero esplosiva. E’ infatti la stessa Pfizer di fatto ad ammettere che sui bambini da 5 anni in sà sarà condotta una vera sperimentazione genica poiché i dati di due studi (uno condotto negli Usa e l’altro in Israele) hanno coinvolto circa 3mila bambini. Un campione in realtà molto piccolo, non sufficiente a registrare possibili eventi avversi gravi come le temute infiammazioni al cuore (la miocardite del tessuto muscolare interno o la pericardite del rivestimento esterno) così diffuse tra gli adolescenti tanto da indurre Raiwan a sospendere la seconda dose di Pfizer per i giovani e alcuni paesi scandinavi a stoppare le somministrazioni del vaccino a RNA messaggero di Moderna, tecnicamente analogo a quello di Pfizer, per il medesimo motivo ⤵️ https://www.gospanews.net/wp-content/uploads/2021/11/IMG-20211117-WA0000.jpg
Il numero di partecipanti all’attuale programma di sviluppo clinico è troppo piccolo per rilevare potenziali rischi di miocardite associati alla vaccinazione. La sicurezza a lungo termine del vaccino COVID-19 nei partecipanti di età compresa tra 5 e <12 anni sarà studiata in 5 studi di sicurezza post-autorizzazione, incluso uno studio di follow-up di 5 anni per valutare le sequele a lungo termine di miocardite/pericardite post-vaccinazione» scrive Pfizer a pagina 11 della sua relazione del 26 ottobre denominata “Briefing Document” per il Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee (VRBPAC).
Il senso può ben essere compreso anche da un bambino di 5 anni. “FDA ci dia la sua autorizzazione all’uso di emergenza anche se mancano dati sulle reazioni avverse più pericolose, noi proseguiremo gli studi”: ovviamente grazie alle campagne di vaccinazione avviate negli Stati Uniti d’America con il consenso dei Centers of Diseases Control and Prevention, finito nell’occhio del ciclone
Come riportò il quotidiano Il Tempo (link a fondo pagina), l’allarme sugli scarsi dati per i rischi miocarditi fu confermato da Leslie Ball, un ufficiale medico della FDA, che ha ribadito proprio questo concetto, sostenendo che gli studi non erano abbastanza ampi da raccogliere necessariamente un effetto collaterale non comune come la miocardite
Nonostante ciò FDA aveva approvato l’uso di Comirnaty per i bambini dai 5 anni in sù come in precedenza annunciato dal presidente americano in relazione ai circa 2,2 milioni di dollari ricevuti da Pfizer per la campagna elettorale presidenziale del Partito Democratico.
Alla luce di quanto scoperto non stupisce quanto potrete leggere nel post sottostante, nonostante i dati clinici non siano ancora stati esaminati dall’European Medicines Agency per la concessione dell’uso commerciale di emergenza. Probabilmente proprio i dati austriaci potrebbero servire alla multinazionale farmaceutica americana per incrementare il volume delle statistiche sui rischi di reazioni avversi nei bambini ⤵️⤵️⤵️
Nelle sue “Conclusioni complessive rischio-beneficio”, sempre a pagina 11, Pfizer ha ribadito i motivi di necessità dei sieri genici
«COVID-19 continua a essere un’infezione grave e potenzialmente fatale o pericolosa per la vita per i bambini e vi è un’esigenza medica significativa insoddisfatta nella popolazione di età compresa tra 5 e <12 anni. Due dosi primarie del vaccino BNT162b2 da 10 μg somministrate a distanza di 3 settimane in un’età compresa tra 5 e <12 anni hanno mostrato un profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole, risposte immunitarie robuste contro tutte le varianti di preoccupazione e un’elevata VE contro il COVID-19 sintomatico in un periodo in cui la variante delta era predominante» scrivono i medici della Big Pharma.
«I database di sorveglianza della sicurezza israeliani suggeriscono che i tassi di incidenza della rara miocardite post-vaccinazione raggiungono i picchi negli individui di età compresa tra 16 e 19 anni di sesso maschile e diminuiscono negli adolescenti dai 12 ai 15 anni. Inoltre, la dose per i bambini di età compresa tra 5 e <12 anni è 1/3 della dose somministrata ai vaccinati più anziani (10 μg contro 30 μg). Sulla base di queste informazioni, è ragionevole prevedere che i tassi di miocardite post-vaccino saranno probabilmente ancora più bassi tra 5 e <12 anni di età rispetto a quelli osservati negli adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni».
L’avverbio “probabilmente” è la più palese conferma di una sperimentazione genica in atto.
«Data l’esperienza post-autorizzazione e ipotizzando un’efficacia del 90% come mostrato nello studio clinico descrittivo, il numero stimato di casi COVID-19 e ricoveri associati prevenuti oltre 120 giorni per milione di bambini completamente vaccinati di età compresa tra 5 e <12 anni è ~ 33.600 e 170, rispettivamente. Al contrario, il numero di casi di miocardite post-vaccinazione (incluse miocardite, pericardite e miopericardite) previsti nello stesso periodo di tempo per milione di secondi di dosi è 21 (assumendo che i bambini di età compresa tra 5 e <12 anni sperimentino gli stessi tassi di -vaccinazione miocardite/pericardite negli adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni negli Stati Uniti)» aggiunge Pfizer pubblicando nella sezione 4 un grafico poco rassicurante sull’incidenza delle infiammazioni al cuore.
«Pertanto, possiamo aspettarci un numero sostanzialmente inferiore di casi di miocardite post-vaccinazione tra i 5 e <12 di età, maschi e femmine, rispetto ai ricoveri associati a COVID-19, dati gli attuali casi COVID-19 specifici per età e le stime del tasso di ospedalizzazione. La prevenzione delle potenziali sequele a lungo termine della malattia da COVID-19 e di altri impatti sulla società aumenterebbe ulteriormente il beneficio della vaccinazione per la salute pubblica. Alla luce di tutto quanto sopra, i benefici del vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19 per prevenire COVID-19 somministrato come dose a due dosi, 10 μg, serie primarie nei bambini di età compresa tra 5 e <12 anni superano i rischi noti o potenziali» è la conclusione dell’azienda produttrice di Comirnaty.
Ma proprio in relazione ai presunti benefici si erano espressi con scetticismo alcuni membri del Comitato FDA.
James Hildreth, membro del comitato consultivo FDA e anche presidente del Meharry Medical College di Nashville, Tennessee, alla fine ha votato per autorizzare il vaccino, ma ha affermato che si trattava di una “decisione impegnativa”. Hildreth si è detto sorpreso di apprendere i dati della CDC (autorità sanitaria americana) secondo cui fino al 40% dei bambini in questa fascia di età è stato finora infettato dal coronavirus, il che, secondo lui, potrebbe significare che fino a 30 milioni di bambini potrebbero già avere una qualche forma di immunità negli Stati Uniti. “Mi sembra in qualche modo che stiamo vaccinando i bambini per proteggere gli adulti. Dovrebbe essere il contrario”, ha detto Hildreth.
Anche Eric Rubin, membro della Commissione consultiva FDA, e professore di immunologia alla Harvard T. H. Chan School of Public Health e al Brigham and Women’s Hospital, ha ammesso che “abbiamo deciso di votarlo con la coscienza pesante”, secondo quanto riportato dal Time. Mentre, Michael Kurilla, che dirige una divisione all’interno del National Institutes of Health, è stato l’unico membro a non votare a favore delle vaccinazioni pediatriche. Alla votazione si è astenuto, mentre tutti gli altri 17 membri hanno votato sì.
sì.
«Kurilla ha espresso preoccupazione per il fatto che Pfizer-BioNTech non ha fornito dati dettagliati su ciò che accade agli anticorpi contro il virus che i bambini generano dopo essere stati vaccinati, e se questi diminuiscono come fanno negli adulti. Si è anche preoccupato della possibilità di vaccinare bambini che potrebbero essere già stati infettati naturalmente dal virus e potrebbero non aver bisogno di ulteriore protezione da un’iniezione» ha scritto ancora Il Tempo.
È importante capire quali siano i rischi reali per i bambini che contraggono il COVID, e per farlo si può citare un estratto del documento ufficiale del Board sui vaccini della Gran Bretagna (JCVI): “I sintomi che si osservano nei bambini e nei giovani, sono tipicamente lievi e poco diversi dalle altre infezioni virali respiratorie lievi che circolano ogni anno. I bambini si riprendono rapidamente da queste infezioni e, secondo molti studi, sviluppano una robusta immunità ad ampio spettro”.
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16 Novembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi e Monica Tomasello – Redazione Co.Te.Li
TRA LE VARIE NOTIZIE CHE CI GIUNGONO, QUELLA CHE PUBBLICHEREMO A SEGUIRE… POTRÀ SEMBRARE UGUALE A TANTE ALTRE. MA IN REALTÀ PONE L’ACCENTO SU UN ERRORE COMMESSO DA MOLTI, CHE NON SI RENDONO CONTO DELLE CONSEGUENZE DEI PROPRI ATTI. TANTE FAMIGLIE, COLPITE DA EVENTI AVVERSI O DA LUTTI POST VACCINO, INIZIANO GIUSTE CAUSE CONTRO MEDICI, ENTI PREPOSTI O ALTRO, NON RENDENDOSI CONTO CHE, PRIMA DI SOTTOPORSI ALLA SOMMINISTRAZIONE DEL SIERO , HANNO FIRMATO IL MODULO DI CONSENSO, CON IL QUALE SI ASSUMONO TUTTE LE RESPONSABILITA’ SULLE POSSIBILE CONSEGUENZE! MA VI RENDETE CONTO CHE FACENDO COSI VI SIETE ROVINATI CON LE VOSTRE STESSE MANI? MA SU QUESTO SCRIVERÀ LA COLLEGA MONICA TOMASELLO. INTANTO INVITO I CONNAZIONALI ANCORA ANESTETIZZATI, AD AVVERTIRCI QUANDO INAUGURERETE NUOVAMENTE IL CERVELLO, PERCHÉ VI INVIEREMO UNA PIANTA COME NELLA MIGLIORE DELLE TRADIZIONI! (Marzia MC Chiocchi)
Adenan Jajov aveva appena 30 anni, e lascia una moglie e due figli piccoli. E adesso i familiari non si danno pace… La famiglia ha quindi incaricato un legale di fiducia per far chiarezza su quanto accaduto. La stessa Procura di Viterbo ha aperto una inchiesta, avviando un procedimento penale contro ignoti. Parti offese i familiari del giovane.
Non sono un avvocato… ma… lo sanno i signori familiari, verso i quali esprimo il mio più profondo e sincero cordoglio, che prima dell’inoculazione il loro caro ha firmato un foglio chiamato “consenso informato”? E che attraverso quel foglio, sostanzialmente, l’unico che si è preso la responsabilità di qualsiasi eventuale conseguenza post inoculazione è stato l’inoculato stesso, ovvero il loro caro?
Adenan Jajov aveva appena 30 anni, e lascia una moglie e due figli piccoli. E adesso i familiari non si danno pace… La famiglia ha quindi incaricato un legale di fiducia per far chiarezza su quanto accaduto. La stessa Procura di Viterbo ha aperto una inchiesta, avviando un procedimento penale contro ignoti. Parti offese i familiari del giovane.
Non sono un avvocato… ma… lo sanno i signori familiari, verso i quali esprimo il mio più profondo e sincero cordoglio, che prima dell’inoculazione il loro caro ha firmato un foglio chiamato “consenso informato”? E che attraverso quel foglio, sostanzialmente, l’unico che si è preso la responsabilità di qualsiasi eventuale conseguenza post inoculazione è stato l’inoculato stesso, ovvero il loro caro?
A me dispiace, e dico davvero! Ma come si può, dico io, assumersi una tale responsabilità e poi pretendere, nel caso di un qualsiasi evento avverso, che qualcuno ci ripaghi?
Ed è proprio qui che sta tutto il nocciolo della questione! Si può essere d’accordo o meno sull’efficacia del vaccino, ma se tu, Stato, mi ricatti (perché di questo si tratta! Di un becero e vile ricatto!) ed io mi inoculo solo per poter andare a lavorare ad esempio…, poi non è che posso pretendere chissà cosa! Allora che lo si renda obbligatorio questo siero “benedetto”!Così, quanto meno, se ci succede qualcosa, qualcuno pagherà per le conseguenze…
Tu Stato! Vuoi che io mi vaccini? Benissimo! Allora te ne assumi anche le responsabilità! Sennò è troppo facile! È fin troppo facile puntare il dito contro chi non ha alcuna idea su come potrebbe far campare la sua famiglia in caso di decesso, o come potersi pagare le cure nell’eventualità di un qualsiasi evento avverso grave! Non siamo tutti milionari come la maggior parte di queste viro-star da salotto televisivo o come tutti quei politici che basta uno schiocco di dita ed in caso di ricovero hanno tutto un entourage di medici a disposizione nella loro single room in clinica privata! Noi siamo solo dei poveracci! E non ce lo possiamo permettere! Ma proprio per questo non possiamo nemmeno permetterci di perdere il lavoro! E Voi… vili ricattatori, lo sapete bene questo! E su questo dunque vi basate per indurci ad inocularci di nostra “spontanea” volontà.
Fonte: Il Tempo, articolo di Antonio Sbraga)
“Dall’autopsia non sono emerse patologie in grado di provocare l’arresto cardiocircolatorio che ha stroncato il 30enne: tutti i suoi organi sono apparsi integri. Ora col nostro consulente medico attenderemo la perizia del Tribunale per vedere se vi sono eventuali correlazioni con la seconda dose del vaccino Pfizer, che gli era stata somministrata 3 giorni prima della morte”, annuncia l’avvocato Angelo Di Silvio, il legale della famiglia di Jajov Adenan. Così si chiamava il 30enne di origini macedoni ma residente a Piansano, in provincia di Viterbo, morto per un malore improvviso nel pomeriggio di domenica scorsa, a 3 giorni dalla seconda dose di vaccino. Stroncato mentre stava giocando a calcetto con i suoi amici del paese dell’Alta Tuscia. In un momento di pausa si è accasciato su una panchina e le manovre di rianimazione tentate disperatamente dai compagni sono state vane. Anche i sanitari, dopo 40 lunghi minuti di tentativi, si sono dovuti arrendere constatando il decesso del 30enne, che lavorava come boscaiolo.
La famiglia ha subito incaricato l’avvocato Di Silvio per cercare di fare chiarezza sulle cause della morte. Sul caso è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Viterbo, affidata al sostituto procuratore Michele Adragna, che ha avviato un procedimento penale contro ignoti, in cui risultano come parti offese i familiari del giovane. E ieri alle 15 e 30, al cimitero viterbese di San Lazzaro, sul corpo di Jajov è stata effettuata l’autopsia dal medico legale nominato dal pm Adragna, la dottoressa Benedetta Baldari. “Il medico legale – questo l’incarico nell’atto di nomina – deve individuare le cause della morte, i tempi e i mezzi, valutando altresì se procedere di propria iniziativa all’espletamento di altri atti che eventualmente appaiano necessari. Dica il consulente tecnico quale sia stata la causa e l’epoca della morte, tenendo conto del fatto che in data 04.11.2021 a Javov era stata somministrata la seconda dose di Pfizer; dica quant’altro utile a fini di giustizia; a tal fine analizzerà ogni documento in atti contenuto, con possibilità di accedere ad ogni altro ritenuto utile presso ogni soggetto, pubblico e privato”.
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Pregliasco vuole chiudere i no-vax e i no-vaxed (non vaccinati per patologia) tutti in casa per non infettarsii e non infettare. OK! Questa, forse, sarebbe la cazzata che si ritorcerebbe sul governo degli stupidi!
Pensate – per ASSURDO – tutti i no-vax o no-vaxed chiusi in casa per 30-60 giorni (non di piú) e con lo stipendio garantito, (poiché la loro assenza non é dovuta alla loro volontà ma costretti “a causa di forza maggiore”) e nel mondo esterno migliaia di persone che si ammalano e muoiono come mosche: in terapia intensiva, in casa, per strada, in fabbrica, in ufficio, in macchina. Autisti di autobus, tram e metró o piloti di aerei che, improvvisamente stanno male o muoiono! Fuori sará un inferno e, chissà, magari i no-vax sarebbero al sicuro. E la colpa non é certo loro: loro sono chiusi dentro agli “arresti domiciliari”!
In pratica: sarebbe la “prova del 9” che tutto quello che é stato detto dal governo sui vaccini é una enorme bugia e, forse, la gente inizierebbe a svegliarsi e capire! Chi lo sa….quasi, quasi…..
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La terza dose di vaccino anti covid per ora viene somministrata alle categorie fragili e agli over 60, ma i contagi tornano a salire e l’ipotesi di un nuovo richiamo per tutti diventa sempre più probabile. Ma quanto dura davvero la protezione dei vaccini anti-Covid, e cosa sappiamo sull’utilità e la sicurezza del cosiddetto booster? Nella puntata del 1 novembre, in onda ieri alle 21.20 su Rai3, una troupe di “Report” e’ andata negli Stati Uniti, dove, con interviste esclusive ai commissari dell’Fda, l’agenzia regolatoria americana, ha raccontato gli interessi economici e le pressioni politiche che ci sono dietro una decisione che dovrebbe essere solo scientifica! QUESTO E MOLTO ALTRO SUGLI INTERESSI CHE RUOTANO INTORNO AI “VACCINI”.
A SEGUIRE LA PARTE DI PUNTATA DEDICATA ALL’ARGOMENTO. CLICCATE SUL LINK PER VEDERE E ASCOLTARE ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️
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Lunedi 25 Ottobre la puntata di Report su Rai 3 e’ stata dedicata ai danni e le morti da vaccino anti covid 19 . Sotto accusa AstraZeneca, i decessi correlati, le responsabilità della politica, di AIFA e EMA.
Questi alcuni dei passaggi più importanti con il relativo minuto del video:
19’45”:
Il racconto della moglie di Stefano Paternó, 43 anni, il militare morto 16 ore dopo il vaccino. Conclusione dei consulenti della procura : nesso causale fra vaccino e decesso.
27’:
Studio su una delle possibili reazioni avverse da parte di un centro di ricerca tedesco. Il medico afferma che le reazioni che hanno portato all’abbassamento delle piastrine sono sicuramente dovute a una proteina contenuta nei vaccini a vettore virale.
32’
EMA ha autorizzato la vaccinazione per gli over 18 pur sapendo che il rischio di episodi trombotici era più alto sotto i 40 anni. Inquietante le dichiarazioni del medico tedesco che afferma “non potevamo sprecare nessuna dose”.
37’
In Italia prima AstraZeneca e’ stato raccomandato agli under 55, poi agli under 65, poi sospeso 3 giorni, poi per “uso preferenziale per over 60” e siccome le dosi comprate erano tante, il Generale Figliuolo chiede di allargare l’uso agli over 50. Il CTS risponde il 12 maggio dando il via libera agli open day per tutti i maggiorenni. La Liguria organizza gli open day per gli over 18 perché gli over 60 non si vaccinavano più con astrazeneca. Si prenotano 20.000 persone fino a quando Camilla Canepa muore per emorragia cerebrale dopo la prima dose del vaccino. Nesso causale da vaccino.
Inizia lo scarica barile : il Presidente Toti cita un verbale CTS del 12 maggio che autorizza gli open day per gli over 18. Il CTS a supporto mette uno studio inglese EMA in cui si parla di 8 morti evitate contro il rischio di 1.1 da vaccino. Peccato che questo dato citato dal CTS vale per la fascia 50-59 anni e non nei giovani. Negli under 30 NON CI SONO DECESSI PER COVID mentre nella vaccinazione sono previsti 2 casi di coaguli ogni 100.000 dosi.
43’:
Anche la regione Sicilia autorizza gli open day ma la politica prende le distanze dicendo che sono state seguite “le indicazioni di AIFA”. Guido Rasi conferma che dallo studio EMA fino ai 40 anni non sarebbe stato auspicabile fare vaccinazioni open day nei giovani con astrazeneca. E allora? Perché?
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SEGNALAZIONI EVENTI AVVERSI COLLEGATIALL’INOCULAZIONE DEI NON VACCINI ANTI-COVID.
(a cura di Maurizio Bolognetti)
DATI UFFICIALI USA, VAERS, AGGIORNATI AL 15 OTTOBRE 2021
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DATI UFFICISLI EUROPEI, EMA, AGGIORNATI AL 19 OTTOBRE 2021.
VACCINO PFIZER
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ED E’ SOLO LA PUNTA DI UN ICERBERG
________________________ [Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]