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‘VittorioSgarbi’

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13 gennaio 2022 – di Monica Tomasello (Redazione Co.Te.L.I.)

Il testo girava già questa estate, ma oggi Vittorio Sgarbi lo fa ascoltare in un suo video diffuso sui social e poi su YouTube.

Il contenuto del video riguarderebbe una sentenza inappellabile, e le parole sarebbero quelle scritte dal prof. Beniamino Deidda, ex magistrato ora in pensione e direttore della scuola superiore di magistratura.

Saranno davvero le parole dell’ex magistrato Deidda? Qualcuno dice di no…, che lui non avrebbe mai scritto/detto nulla del genere e che, quindi, quelle affermazioni sarebbero un falso (Vedi: https://www.lapekoranera.it/2022/01/13/sgarbi-diffonde-un-audio-dellex-magistrato-deidda-che-gira-nei-social-ma-e-un-falso/ ) Ma in quest’epoca di confusione mediatica chi può davvero dire dove stia la verità?  

Su una cosa però non dovrebbero esserci dubbi, o per lo meno così dovrebbe essere: il principio della certezza del diritto. Un principio che però ultimamente sembra, ahinoi, venir meno sempre di più.

Apro una piccola parentesi giuridica soltanto per ricordare come la  certezza del diritto è il principio in base al quale ogni persona deve essere posta in condizione di valutare e prevedere, in base alle norme generali dell’ordinamento, le conseguenze giuridiche della propria condotta, e che costituisce un valore al quale lo Stato deve necessariamente tendere per garantire la libertà dell’individuo e l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Ed è incontestabile laddove la norma sia scritta chiaramente (“In claris non fit interpretatio”) come nel caso delle leggi sopracitate.

Perché se è vero che, in base al principio della positività e della flessibilità del diritto, ogni norma è interpretabile, è anche vero che l’interpretazione delle fonti normative sono governate in primo luogo dall’interpretazione letterale, come si evince proprio dall’art. 12 delle disposizioni preliminari al codice civile.

Senza scendere ulteriormente nei “meandri” giuridici delle mie reminiscenze universitarie e di ex docente di diritto, dico soltanto che poco importa chi abbia detto/scritto quelle parole… L’unica cosa che davvero conta è che il riferimento sia a norme chiare ed incontrovertibili. 

Detto questo, buona visione, ma soprattutto BUON ASCOLTO!

https://youtu.be/-_P_aFZLFHg

Lo stesso video è stato postato anche su Facebook ⤵️

https://www.facebook.com/SgarbiVittorio/videos/413170783926986/

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, annuncia, su Fb: “Una Preside coraggio dell’Emilia Romagna accoglie la richiesta di Diritti Civili e, con una circolare, riconosce per il Gree pass validità al test salivare rapido antigenico, richiamando espressamente la legge approvata recentemente, il 14 maggio, dal Governo. 

Franco Corbelli

E’ LA SVOLTA DECISIVA TANTO ATTESA! Adesso non potrà non essere fatta la stessa cosa in tutte le altre scuole del Paese. Saranno scongiurati l’imposizione del vaccino o la tortura e crudeltà del tampone molecolare ogni 48 ore e saranno tolte e salvate dalla disperazione migliaia e migliaia di docenti, personale Ata e studenti. E’ la Civiltà che finalmente prevale sulla barbarie e sulla disumanità”!

La campagna di Diritti Civili, sostenuta da Vittorio Sgarbi, ha dunque prodotto questo primo, clamoroso e importante risultato, una svolta decisiva che è destinata a spalancare le porte all’utilizzo dei test salivari in tutte le scuole italiane. Per adesso nelle scuole, ma sarà inevitabile e giusto che lo stesso test venga utilizzato anche in tutti gli altri ambiti e settori lavorativi. La novità di queste ultime ore é infatti la circolare della Dirigente Scolastica, di un importante Istituto dell’Emilia Romagna, che, nel rigoroso rispetto della normativa, ha scritto a tutto il personale scolastico (Docenti, personale Ata, studenti e famiglie), per informarli che “dal 1 settembre si potrà accedere a scuola solo se muniti del Green pass”, precisando che “dà diritto a questo certificato verde anche il test rapido salivare antigenico, di ultima generazione, recentemente(è scritto testualmente nella circolare) dal Ministero della Salute, come da circolare n.21675 del 14/05/2021”, afferma Corbelli, promotore in Italia di questa importante battaglia per l’utilizzo dei test salivari per il personale scolastico, che sta facendo registrare la presentazione nelle scuole di tutta Italia di migliaia di domande, con il modello predisposto da Diritti Civili. Ho avuto copia di questa circolare da uno dei tanti professori che ha aderito alla nostra campagna e ha presentato nella sua scuola, insieme ad altri suoi colleghi, il modulo predisposto da Diritti Civili per chiedere di poter utilizzare il test salivare per il rilascio del Green pass.

Oggi è arrivata la risposta con la circolare della Dirigente Scolastica che ha, di fatto, riconosciuto l’assoluta fondatezza della nostra battaglia e la legittimità della richiesta. Considero questa Dirigente una Preside coraggio che, con il suo corretto e coraggioso atto, aprirà adesso la strada allo stesso provvedimento in tutte le scuole italiane, scongiurerà la tortura del fastidioso, doloroso e rischioso tampone molecolare ogni 48 ore( ne abbiamo quantificato circa 130 da qui alla fine dell’anno scolastico e accademico che avrebbero inevitabilmente procurato infezioni e danni al setto nasale, alla bocca e alla gola) e salverà la vita di chissà quanta gente, del mondo della scuola, oggi angosciata e disperata. Insegnanti, personale Ata e studenti che hanno scelto, ognuno per validi motivi, di non sottoporsi alla vaccinazione e che rischiano di finire in mezzo ad una strada se non accettano il diktat vaccino o tampone molecolare(ogni due giorni!).

Qualcosa di disumano. La circolare della Dirigente scolastica non lascia spazio ad alcun dubbio e non ammette alcuna contestazione, perché fa un chiaro ed esplicito riferimento alla legge, recentemente approvata dallo stesso Governo. Potrà adesso l’Esecutivo Draghi smentire se stesso e contestare la correttissima circolare di questa dirigente scolastica? Potranno adesso tutti gli altri Dirigenti scolastici d’Italia non fare la stessa cosa nelle loro scuole? Ecco perché la circolare di questa Preside è un atto di eroismo. Adesso quello che occorre fare è non perdere più tempo e pianificare subito la campagna per i test salivari in tutta Italia. Diritti Civili ha avviato da ieri una ricognizione in tutto il Paese e le tantissime situazioni che ci vengono segnalate, da tutt’Italia, purtroppo evidenziano al momento gravi inefficienze e palesi differenze tra città e regioni. Ci sono regioni dove in alcune città vengono fatti, in altre no. Laboratori che riconoscono la validità per il Green pass e altri no. Laboratori che prima li eseguivano e poi dopo il clamore mediatico per la campagna di Diritti Civili e le denunce di Sgarbi, dicono di non poterli fare perché non sono ancora autorizzati. Medici e farmacisti che li consigliano e altri che sostengono che non sono autorizzati. Il Governo faccia subito chiarezza su questo e il generale Figliolo anziché chiedere gli elenchi dei professori non vaccinati si impegni a far arrivare questi test salivari in tutte le farmacie d’Italia. Mancano meno di dieci giorni all’inizio dell’anno scolastico, delle prime riunioni operative nelle scuole. C’è il tempo per organizzarsi, ma bisogna fare in fretta. Ricordo  che il test salivare è di semplice utilizzo: il tampone somiglia ad un “lecca-lecca” che si mette in bocca, e la spugnetta assorbe la saliva. Dopo due minuti nel cavo orale, la spugnetta è pronta per avviare l’analisi. Il test antigenico rapido costa meno e non ha bisogno di personale specializzato, producendo più rapidamente il risultato (15 minuti) rispetto al test molecolare.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]